Renzi annuncia il piano per la banda ultra larga “vale 12 miliardi, in tre anni leader in Europa e guerra al divario digitale tra Nord e Sud”.
Nella giornata di ieri, Matteo Renzi ha annunciato quella che potrebbe davvero essere una “rivoluzione copernicana” per il nostro paese, come lui stessa l’ha definita, presentando il nuovo piano per la banda ultra larga approvato dal Cipe, per un valore di 12 miliardi di euro (5 privati e 7 pubblici), con i primi lavori pronti ad iniziare già in autunno come sottolineato dal premier stesso:
“Nell’autunno partiranno i primi interventi. L’obiettivo e’ la copertura totale del Paese. Oggi ingraniamo la quinta, la sesta marciando a tutta velocita’ verso la banda ultralarga. Questo e’ il futuro del Paese. E’ la chiave. Questo piano vale 12 miliardi: 5 privati, 7 pubblici. Di questi 12 miliardi mettiamo immediatamente disponibili 2 miliardi e 200 milioni, abbiamo staccato il primo assegno. Per gli operatori di telefonia non c’e’ altro che mettersi in gioco”.
Governo in aiuto degli operatori per offrire copertura totale al paese
Entrando nello specifico, Renzi ha illustrato come e dove il Governo entrerà in gioco, collaborando e sostenendo gli operatori di telefonia per combattere definitivamente il divario digitale tra Nord e Sud:
“Il privato, dove l’operazione sta in piedi da sola e si tiene, non ha problemi a intervenire ma dove non rende e ha più difficoltà a investire interveniamo noi. Partiamo dalle zone nere, a fallimento di mercato. I soldi pubblici servono a questo: le zone D e C che riguardano il 35% degli italiani. Le zone D sono dove il privato non investirebbe mai, le C dove investirebbe solo in presenza di alcuni incentivi.”
A conferma della volontà del Governo di portare finalmente la banda ultra larga, anche nelle zone rurali per sostenere le tante aziende agroalimentari del nostro paese, è intervenuto il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina:
“Stiamo combattendo il divario digitale anche tra nord e sud, tra realtà figlie di nessuno e realtà con tutte le condizioni per andare avanti. Porteremo la banda ultralarga anche nelle zone rurali per garantire una connessione ad internet veloce anche alle nostre aziende agroalimentari. Fino al 2020 investiremo più di 250 milioni di euro del Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale per dare futuro alle nostre imprese”.
L’autunno è vicino, vedremo come e dove inizieranno i lavori di ammodernamento dell’infrastruttura dati che dovrebbe consentirci di “scalare le classifiche” e passando così dall’essere il fanalino di coda dell’Europa per quanto riguarda la connettività dati ad importante leader, con la speranza che questo possa davvero coincidere con il rilancio definitivo del nostro paese.
A genius! Shis!
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