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BipMobile accusa Teologic tirando in ballo anche 3 Italia.

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Era la sera del 30 Dicembre quando gli utenti di Bip mobile si ritrovarono senza più servizi funzionanti sulle loro SIM e a distanaza di tre giorni la società BipMobile aggiorna la propria homepage del sito www.bip.it e pubblica un lungo comunicato dove accusa pubblicamente Teologic, rea di aver interrotto la fornitura dei servizi. Leggiamo il comunicato:

[toggle title=”Comunicato Stampa BipMobile“]

Telogic Italy Srl lascia i clienti di Bip Mobile Spa senza servizi telefonici in concomitanza con le feste di fine d’anno!

Telogic Italy Srl con unico socio (Terra Spa di Arezzo) decide di interrompere la fornitura dei servizi di telecomunicazione voce e dati a Bip Mobile Spa, rendendo impossibile ai 220.000 clienti Bip effettuare telefonate in uscita e in entrata, inviare e ricevere sms e mms e navigare in Internet, e lo fa proprio in concomitanza con le feste di fine d’anno!

Non è stata Bip, dunque, a lasciare senza servizio i propri clienti!
Al contrario, Bip ha cercato in tutti i modi di opporsi a tale scelta per tutelare la propria azienda e i propri clienti.

L’operato di Telogic è stato subdolo ed incontrollabile a partire dai primi giorni di ottobre quando ha, prima, disabilitato, senza preavviso, i servizi di segreteria per tutti i clienti e poi, a novembre, ha ridotto a pochi Kbps la banda delle comunicazioni dati UMTS. Entrambe le azioni sono state giustificate da Telogic come “fault” delle loro piattaforme e mai risolti.

L’interruzione dei servizi da parte di Telogic è stata una decisione improvvisa e violentissima, senza nemmeno lasciare il tempo a Bip di predisporre un piano di intervento concordato con l’Agcom a tutela degli utenti, per garantire loro, in particolare, la possibilità di MNP e la conservazione del credito residuo al giorno in cui Telogic ha interrotto i suoi servizi. Infatti, è un dato di fatto che Telogic abbia interrotto anche il servizio relativo alle chiamate entranti sui numeri Bip, isolando repentinamente e completamente gli abbonati di Bip. Così facendo, tra l’altro, Telogic ha interrotto, senza alcun motivo, una importante fonte di ricavi a favore di H3G.

Dopo aver bloccato tutte le chiamate, Telogic oggi continua ad erodere illegalmente credito telefonico dalle SIM dei nostri clienti allo scadere delle loro opzioni attive.

È necessario precisare, poi, che le difficoltà economiche e finanziarie di Bip sono state determinate dal fatto che Bip è stata costretta, almeno fino ad oggi, a vendere agli utenti finali i propri servizi sottocosto: infatti, nonostante le ripetute denunce presentate all’AGCM e all’AGCOM, Telogic e H3G (3 Italia) le hanno imposto prezzi all’ingrosso assai più alti di quelli che la stessa H3G e gli altri gestori mobili praticano ai loro clienti finali. Nessuna azienda potrebbe restare a lungo sul mercato se costretta ad operare strutturalmente in perdita! Vani si sono rivelati tutti i tentativi, anche recenti, di Bip per ottenere la revisione dei prezzi da parte di Telogic e H3G. Nei mesi precedenti Bip aveva, comunque, regolarmente pagato a Telogic sia il traffico sia la fornitura di ben 500.000 Sim card (pagate a Telogic in anticipo e consegnate soltanto parzialmente a Bip), mentre Telogic, già in grave sofferenza, non provvedeva a pagare il suo fornitore principale H3G, né gli altri subfornitori essenziali (come Capernow A/S e Materna GmbH)!

A seguito dell’insolvenza del gruppo Telogic (culminato nel fallimento della capogruppo danese, dichiarato il 1° agosto), Bip era costretta a sostenere finanziariamente i subfornitori Capernow A/S (danese) e Materna GmbH (tedesca), pagandoli direttamente proprio al fine di non vedersi interrompere il servizio. Successivamente, Telogic, pur conoscendo bene le difficoltà di liquidità di Bip e senza tenere nel minimo conto i pagamenti già effettuati direttamente a favore dei citati subfornitori, pretendeva dalla stessa un pagamento immediato che era materialmente e giuridicamente impossibile fare.

H3G, dal canto suo, è stata costantemente informata da Bip sullo stato dei rapporti con Telogic (e gli altri subfornitori) ed è stata ripetutamente interpellata, soprattutto negli ultimi due mesi dell’anno passato, anche da potenziali nuovi soci e investitori che hanno dimostrato grande interesse per le potenzialità di sviluppo del business di Bip. H3G, tuttavia, ha fatto finta di non vedere e di non sapere!

A metà di dicembre Telogic Italy Srl ha chiesto al Tribunale di Monza di essere ammessa alla procedura di concordato preventivo e dovrà presentare il piano concordatario vero e proprio (contenente, in sintesi, l’indicazione dei tempi e delle risorse finanziarie per effettuare i pagamenti dei propri debiti, tra i quali figura H3G) entro la prima metà di febbraio 2014.

Ora anche Bip Mobile Spa ha presentato (il 24 dicembre) analoga domanda al Tribunale di Roma e sta lottando con tutte le sue forze per ottenere lo sblocco di somme importanti che le sono dovute, proprio per riuscire a fare i pagamenti dei fornitori strategici, tra i quali c’è anche Telogic. E non c’è dubbio che l’interruzione nella continuità della fornitura del servizio da parte di Telogic, perfettamente a conoscenza della situazione, comporta la rinuncia ad importanti introiti di risorse finanziarie (anche in danno dei propri creditori, primo tra tutti H3G).

I dubbi sulla legittimità dell’operato di Telogic sono, dunque, molti e di particolare gravità!

Noi di Bip non ci arrendiamo, forti della convinzione della bontà del modello di business che abbiamo ideato a tutto vantaggio degli utenti finali: da quando siamo entrati nel mercato delle TLC, infatti, la nostra filosofia di low cost ha fatto diminuire fortemente i prezzi dei servizi mobili, e ciò è innegabilmente sotto gli occhi di tutti (anche dell’AGCOM e dell’AGCM!).
Bip è stata motore di cambiamenti radicali nel mercato italiano delle TLC mobili, a beneficio di tutti gli utenti.
Se Bip morirà, i prezzi inevitabilmente risaliranno, e di molto!

Ora, in questo momento di difficoltà, vi chiediamo di non arrendervi, ma di combattere al nostro fianco per non perdere l’opportunità di continuare a innovare insieme il mercato delle TLC a vantaggio di tutti gli utenti finali.

BIP Mobile SPA

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Dunque, non finisce la querelle dove ovviamente in ballo corrono molti soldi. Teologic accusa BipMobile di essere in debito e taglia i servizi; la BitMobile a sua volta giustifica la crisi finanziaria sostenendo essere dovuta alla vendita dei servizi sottocosto, perché Teologic e 3 Italia hanno imposto prezzi all’ingrosso assai più alti di quelli che la stessa H3G e gli altri gestori mobili praticano ai loro clienti finali. Insomma la questione rimane ingarbugliata e pure parecchio e chi ne fa le spese sono ovviamente gli utenti perché le Sim di BIP risultano ancora “mute“ e tutti gli utenti stanno passando ad altri operatoti, in modo da salvaguardare il proprio numero.

 

 

A presto.

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