Blackberry Priv: la riservatezza diventa un lusso

Diversi colleghi americani hanno fatto a gara in questi giorni a chi per primo rilasciasse una review completa dell’attesissimo Blackberry Priv.

Le voci sono state incessanti per mesi e sorgono sin da quando il dispositivo veniva annunciato con il nome Venice, poi successivamente cambiato per fare spazio ad uno slogan che più tardi sveleremo. Ma aldilà dei nomi e delle frasi ad effetto ciò che rende effettivamente l’attesa spasmodica è il fatto che questo è il primo Blackberry con sistema operativo Android.

Questo in buona sostanza è il grande punto di forza del dispositivo che presenta la versione Lollipop 5.1 stock,  sicuramente aggiornata ad Android Marshmallow. Questa virata verso Mountain View è l’ancora di salvezza a cui si aggrappa fortemente Blackberry. L’azienda canadese ha dovuto abbandonare il sistema operativo proprietario dopo che aggiornamenti e alcune aperture verso il mondo Google (come l’installazione del Play Store) non hanno convinto totalmente il consumatore.

Va detto però che Blackberry con il suo ingresso nella galassia Android non ha completamente perso la sua anima, come testimonia la tastiera fisica. Sicuramente un Blackberry senza di essa sarebbe stata la copia in carta carbone di altri smartphone, ma non solo per questo Blackberry l’ha inserita. Con la tastiera fisica l’utente ha la possibilità di digitare ed avere sopra le sue dita l’intero display da 5.4 pollici a disposizione. Ulteriore pregio di questa tastiera è che la stessa si può utilizzare come cursore, anche se a qualcuno a primo impatto l’operazione risulterà scomoda.

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Altri apprezzamenti Blackberry li riscuote nel comparto software con l’integrazione di alcune applicazioni. La prima è Dtek che informa l’utente sullo stato di sicurezza dello smartphone, e la seconda, ai più conosciuta, è Blackberry Hub un centro delle notifiche in cui è possibile visualizzare tutte le notifiche provenienti da diverse fonti: servizi di messaggistica, email e social network.

Pareri favorevoli ha riscontrato infine la fotocamera da 18 megapixel che a detta di molti riesce a realizzare buoni scatti anche in scarse condizioni di luce.

Ma veniamo a quello che Blackberry ha voluto rendere il vero nocciolo della questione: The privilege of privacy, adesso non resta che a voi la scelta. Sarete disposti a spendere quasi 800 € per godere di questa fantomatica “immunità”?

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