Soltanto poche ore fa vi abbiamo raccontato dell’agghiacciante follia chiamata Blue Whale (nell’articolo disponibile al seguente link), ed ecco ulteriori informazioni circa l’ideatore di tale assurdità: Philipp Budeikin, 22 anni, russo, studente di psicologia. Ora fortunatamente in manette.
“Non sono pentito di ciò che ho fatto, anzi: un giorno capirete tutti e mi ringrazierete”, ha dichiarato il reo confesso attualmente detenuto in carcere. Le accuse su di lui sono istigazione al suicidio su almeno quindici adolescenti, dopo un adescamento fraudolento avvenuto su Vk, un social network molto famoso in Russia simile a Facebook.
Uno studente di psicologia che non ha certo trovato difficoltà nel mettere in atto il suo folle piano: approcciarsi ad adolescenti fragili – con problemi psicologici e familiari, alla mercé del vasto mondo del web – per proporre loro una lunga lista di cose da fare legate soprattutto ad atti di autolesionismo, fino ad arrivare alla prova finale, il suicidio.
Il giovane ha raccontato le sue incredibili motivazioni nel corso di un interrogatorio, riportate su Metro.co.uk: “Ci sono le persone e ci sono scarti biologici. Io selezionavo gli scarti biologici, quelli più facilmente manipolabili, che avrebbero fatto solo danni a loro stessi e alla società. Li ho spinti al suicidio per purificare la nostra società. Ho fatto morire quelle adolescenti, e loro erano felici di farlo. Per la prima volta avevo dato loro tutto ciò che non avevano avuto nelle loro vite: calore, comprensione, importanza”.
A sconcertare è tutta la faccenda: la modalità del raggiro – che non si può minimamente chiamare “gioco” – la freddezza del suo ideatore e la sua perseveranza nell’essere fiero di quello che ha realizzato lasciano letteralmente senza parole.
L’insano ‘gioco’ ha raggiunto anche l’Italia: lo scorso febbraio un ragazzo di 15 anni di Livorno si è lanciato da un palazzo di ventisei piani per seguire fino in fondo le regole del Blue Whale.
Budeikin è ora detenuto nel carcere di San Pietroburgo, dove ogni giorno riceve lettere d’amore di fan adolescenti adescate sui social in precedenza. Viene da domandarsi: è dunque finita?
No, il pericolo non è affatto scongiurato: l’eco mediatica dell’orribile vicenda – con tanto di diffusione della lista completa delle regole di tale follia – ha inevitabilmente moltiplicato i casi di emulazione in ogni parte del mondo. Per lo meno ora i genitori possono dare uno sguardo molto attento al fenomeno del Blue Whale e capire in tempo eventuali strani comportamenti da parte dei loro figli.
Cane del signore ma dare una notizia di quasi 3 mesi fa e spacciarla per recente…
Questo è un articolo http://thesubmarine.it/2017/05/15/blue-whale-cosa-ce-di-vero-nella-storia-del-gioco-del-suicidio/ il vostro come quelli da cui avete copiato è fuffa fritta. Non è stato tra l’altro specificato di qualr signore si tratti. Anche mio padre ha un cane e la bimba del vicino lo chiama come “il cane di quel signore”…
Premesso che indipendentemente da quanto sia recente una notizia dovresti moderare il tuo linguaggio, volgare, gratuito e soprattutto assolutamente non ammesso in questo sito, era sufficiente leggere l’articolo invece di limitarsi al titolo scoprendo che noi, come diverse altre testate giornalistiche e blog, hanno ripreso l’argomento (anche per il servizio delle Iene) per informare a riguardo delle dichiarazioni dello stesso Philipp Budeikin…
Premesso che indipendentemente da quanto sia recente una notizia dovresti moderare il tuo linguaggio, volgare, gratuito e soprattutto assolutamente non ammesso in questo sito, era sufficiente leggere l’articolo invece di limitarsi al titolo scoprendo che noi, come diverse altre testate giornalistiche e blog, hanno ripreso l’argomento (anche per il servizio delle Iene) per informare a riguardo delle dichiarazioni dello stesso Philipp Budeikin…
Cane del signore ma dare una notizia di quasi 3 mesi fa e spacciarla per recente…
Questo è un articolo http://thesubmarine.it/2017/05/15/blue-whale-cosa-ce-di-vero-nella-storia-del-gioco-del-suicidio/ il vostro come quelli da cui avete copiato è fuffa fritta. Non è stato tra l’altro specificato di qualr signore si tratti. Anche mio padre ha un cane e la bimba del vicino lo chiama come “il cane di quel signore”…
Premesso che indipendentemente da quanto sia recente una notizia dovresti moderare il tuo linguaggio, volgare, gratuito e soprattutto assolutamente non ammesso in questo sito, era sufficiente leggere l’articolo invece di limitarsi al titolo scoprendo che noi, come diverse altre testate giornalistiche e blog, hanno ripreso l’argomento (anche per il servizio delle Iene) per informare a riguardo delle dichiarazioni dello stesso Philipp Budeikin…