Brexit è indubbiamente uno dei termini più ricercati al mondo in questo 2016 ed indica l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea come sancito dal referendum svoltosi lo scorso 23 Giugno 2016 e che ha gettato ombre e paure in tutta la Comunità Europea con profonde crisi per le borse e con ripercussioni su diversi fronti e che ovviamente non poteva non essere sfruttata dagli hacker di tutto il mondo, attraverso email spazzatura, phishing ed ovviamente malware.
Gli hacker hanno deciso di approfittare della curiosità, voglia di conoscere e soprattutto delle paure degli Europei e non solo, infatti, come riscontrato e documentato dai ricercatori del Symantec Threat Intelligence, il numero delle email spazzatura con oggetto la parola “Brexit” bloccate dai propri sistemi di sicurezza tra il 9 ed il 23 giugno è stato di 81.323, salite vertiginosamente a partire dal giorno successivo al famoso referendum fino a raggiungere quota 399.892 tra il 24 giugno ed il 5 luglio, segnando un incremento addirittura del 392% rispetto al precedente periodo.
Mostrando il frutto degli studi effettuati dai propri ricercatori, Peter Coogan di Symantec Security Response ha dichiarato:
“Minacce come lo spam, il phishing e i malware, che sfruttano gli eventi più importanti del momento per provare a sottrarre soldi alle persone, continuano a essere metodi molto redditizi usati dai cyber criminali per costringere i consumatori e le aziende a condividere informazioni personali e finanziarie. Questi truffatori informatici continuano a mettere a punto nuove mail da inviare e sfruttano gli eventi di attualità per giocare con le emozioni delle persone. Il notevole aumento dello spam relativo alla Brexit non è quindi una sorpresa, anche considerando la grande attenzione che questa notizia sta generando a livello internazionale. La migliore difesa contro il social engineering è la formazione: se non si conosce il mittente, non bisogna aprire la mail, non si deve cliccare sui link al suo interno e nemmeno scaricare gli eventuali allegati. È una buona idea avere istallato un solido software di sicurezza internet multi-livello su tutti i terminali e le aziende dovrebbero considerare la possibilità di realizzare dei corsi per il proprio personale al fine di aiutare i dipendenti a rendere sicuri non solo i dati della società, ma anche i propri”.
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