Chi aveva nutrito qualche dubbio circa la possibile im-precisione dei dispositivi delegati al controllo della frequenza cardica (HR) ora ha a disposizione il risultato di una ricerca che ha come fine ultimo quello di valutare le peculiari qualità del sensore indossabile.
Sotto la lente di ingrandimento “medica” sei fitness tracker: Fitbit Surge, Basis Peak, Microsoft Band, Pulse, OnMio Alpha 2 , Samsung Gear S2, e l’Apple Watch.
Di certo la malattia coronarica responsabile di una su quattro morti negli Stati Uniti, è un ottimo motivo per la ricerca realizzata da parte di un’equipe di studiosi, tra cui: la Divisione di Medicina Cardiovascolare, dell’Università di Stanford Stati Uniti, e Åstrand Laboratorio di Fisiologia lavoro e la scuola svedese Sport and Scienze della Salute.
Per poter testare i dispositivi in commercio sono stati testati 60 volontari: 29 uomini e 31 donne, ognuno dei quali ha utilizzato i vari device, effettuando le più svariate attività tra cui: corsa, ciclismo e camminata.
Con un margine di errore possibile del 5%, si sono comparati i dati delle rilevazione effettuate.
Nella misurazione delle calorie durante un’attività, nessun device ne ha determinato il consumo in modo accurato con una media di errore dal 24.7% del Fitbit Surge al 92.6% del PluseOn.
Questi i device che hanno ottenuto una frequenza di errore media inferiore al 5% durante il monitoraggio di una passeggiata per la misurazione del battiti cardiaci:
- Apple Watch il 2.5%,
- PulseOn 4.9%,
- Microsoft Band 5.6%.
Gli altri fitness tracker hanno ottenuto una media d’errore compresa tra il 6.5% e l’8.8%.
Il risultato pubblicato sulla rivista medica Journal of Personalized Medicine, ha stabilito che il cardiofrequenzimetro di Apple Watch è risultato il più preciso nella misurazione del battito.
Ecco in ordine il risultato dei device per quanto riguarda la frequenza cardiaca:
- Apple Watch il 2% , media di errore più bassa,
- Samsung Gear S2 il 6.8% , media di errore più alta.
Per quanto riguarda invece la misurazione delle calorie durante un’attività, nessun device ne ha determinato il consumo in modo accurato. La media di errore è andata dal 24.7% del Fitbit Surge al 92.6% del PluseOn.
Negli studi fatti il beneficio che deriva dalla perdita di peso è chiaro, ma un po’ meno chiari sono i benefici derivanti della documentazione nel tempo di esercizio e consumo di calorie.
Tim Cook ha dimostrato portando per alcune settimane un device come questi dispositivi aiutano a monitorare il glucosio nel sangue così da vedere gli effetti dell’alimentazione e dell’esercizio fisico.
Il “resto” lo fa la buona educazione alimentare.