Come catturare uno screenshot su Galaxy S9 e S9+

I nuovi Galaxy S9 e S9+ debutteranno ufficialmente sul mercato durante il corso della giornata di venerdì (16 marzo, ndr) e sono già pronti a mettere in mostra tutte le migliorie (non troppo sostanziali, invero) orchestrate da Samsung per la sua più recente gamma di smartphone Android di fascia alta. Implementazioni software particolari (come le emoji in stile iPhone X) e peculiarità hardware di rilievo (fotocamera con mastodontica apertura focale f/1.6) si mescolano con funzioni più semplici presenti in qualsivoglia smartphone, quale può esser ad esempio quella inerente la cattura di uno screenshot. Una aggiunta che potremmo definirla quasi base, anche se ogni azienda è spesso solita metter qualcosa di suo, aggiungendo operazioni extra al fine di rendere il processo di acquisizione di immagini un po’ più potente e utile.

Samsung va oltre e, nel caso di Galaxy S9 e S9+, offre addirittura quattro differenti possibilità di impiego, senz’altro utili per alcuni determinati contesti di utilizzo. Possiamo articolare la cattura di uno screenshot sui nuovi smartphone Samsung in quattro modi diversi: pressione combinata di pulsanti, “colpo di palma”, scansione a scorrimento e Bixby Voice (quest’ultima però non disponibile in Italia, dal momento che è ancora assente il supporto alla lingua italiana dell’assistente digitale firmato Samsung). Li riepiloghiamo in modo specifico qui di seguito.

Pressione combinata di pulsanti

E’ senz’altro il modo più semplice per catturare uno screenshot, anche perché tutto sommato standardizzato sulla maggior parte degli smartphone Android in commercio e, conseguentemente, implementato anche sui nuovi Galaxy S9 e S9+. Dinanzi al contenuto che vogliamo acquisire, basterà infatti tenere premere e tenere premuti i pulsanti volume giù e pulsante accensione per circa due secondi, così da portare a compimento l’operazione. Lo schermo si restringerà e metterà in mostra tutte le opzioni di modifica: si potrà disegnare, oppure ritagliare o condividere ad altri contatti senza apportare alcuna modifica. Se si ignora la notifica, lo screenshot potrà essere ritrovato all’interno dell’app proprietaria Galleria o in qualsiasi altra app che gestisce le foto, come Google Foto (pre-installata nativamente sui nuovi Galaxy S9 e S9+).

Colpo di palma

Si tratta di un metodo secondario che Samsung ha deciso di implementare sui suoi smartphone, attingendo ad alcune operazioni un po’ più particolari. Si dovrà innanzitutto attivare l’opzione, e per questo basterà recarsi all’interno del menu Impostazioni, selezionare funzionalità avanzate e attivare l’impostazione ad esso relativa. Dopodiché, dinanzi al contenuto che si vuol acquisire, basterà posizionare il palmo della mano sul bordo dello schermo e con un movimento si dovrà far scorrere il dito sul lato frontale dello smartphone. Anche in questo caso valgono le considerazioni di cui sopra per quanto concerne condivisione, salvataggio e processo di modifica.

Scansione a scorrimento

E’ una peculiarità introdotta da Samsung da qualche anno, confermata sui nuovi Galaxy S9 e S9+ con la Samsung Experience 9.0 e ripresa anche da alcuni smartphone della concorrenza, utile per acquisire l’intera pagina presente su schermo e, quindi, anche quelle porzioni di immagini (come ad esempio i siti web che si estendono in lunghezza) che non appaiono direttamente in bella mostra sul display. Si tratta di una opzione che può esser attivata in stretto legame sia con i metodi di acquisizione “colpo di palma” che tramite pressione combinata di pulsanti. Infatti, dopo aver acquisito una screen, a volte potremo notare una opzione aggiuntiva posta in basso: lo scroll capture, per l’appunto, che consentirà di scorrere automaticamente e unire insieme diversi screenshots in quel che, alla fine, sarà una vera e propria “super” immagine estesa dall’alto verso il basso.

Non analizziamo invece l’acquisizione di una screenshots tramite Bixby, dal momento che i comandi vocali non sono ancora disponibili in italiano. Speriamo ad ogni modo che Samsung colmi presto una tale mancanza, anche per sfruttare in modo assai più pieno le potenzialità dell’assistente digitale che vuol sfidare ad armi pari concorrenti del calibro di Cortana, Google Assistant e Siri.

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FONTE: Android Central

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