Come gestire la Partita IVA in maniera semplice e 100% digitale

Sei un libero professionista o aspiri ad una carriera da lavoratore indipendente? Hai iniziato da poco tempo a proporti come Freelancer e non sai come comportarti per regolarizzare i primi incassi? Niente paura: oggi esiste un modo semplice, pratico ed economico sia per aprire una Partita IVA, sia per mantenerla negli anni a venire.

La soluzione di cui tutti parlano, e che fa decisamente al caso tuo, è il consulente fiscale online: un’alternativa digitale ai servizi offerti dai classici studi, che permette ai giovani – e non solo a loro – di abbattere i costi derivanti dalla Partita IVA.

 Ma cos’è, di preciso, un consulente telematico? E soprattutto: può davvero sostituire l’assistenza data da un professionista “in carne ed ossa”? Scopriamolo subito!

Quali sono gli obblighi fiscali per chi lavora freelance? 

Secondo la legislazione vigente, per svolgere un’attività professionale – e cioè un lavoro auto-organizzato in cui prevale lo sforzo intellettuale – in maniera stabile e continuativa, è necessario dotarsi della Partita IVA e fatturare i propri incassi. 

Ma quand’è che si può parlare, a tutti gli effetti, di “attività stabile e continuativa”? E quando, invece, si tratta di semplice lavoro autonomo occasionale? La normativa, ad oggi, non pone dei paletti, per lo meno a livello economico: detto in altri termini, non esiste un limite per i guadagni, superato il quale occorre attivare la Partita IVA. 

Relativamente alla durata delle collaborazioni occasionali, vi sono però disposizioni più rigide: il limite temporale, infatti, è fissato a 30 giorni per anno solare per ciascun committente. Inoltre, non è consentita la ripetizione con frequenza regolare. 

Dunque, ricapitolando: se collabori, per una volta l’anno e per un tempo non superiore a 30 giorni, con un committente, non sei tenuto ad aprire la Partita IVA (a prescindere dal compenso ricevuto). Se, invece, la collaborazione tende a ripetersi – ad esempio, ogni primo fine settimana del mese – allora vige l’obbligo di apertura. 

Come aprire e gestire la Partita IVA online a basso costo? 

L’apertura della Partita IVA, in sé, non prevede costi elevati. Anzi, per i liberi professionisti, la procedura è gratuita e può essere completata rapidamente online. 

Tuttavia, se ci si affida ad uno studio di commercialisti, non è raro che si debba pagare una tariffa per il disbrigo delle pratiche. Pertanto, un’operazione che potrebbe svolgersi a costo zero diventa un ulteriore peso da sobbarcarsi. 

Non è così, invece, se scegli di aprire la tua Partita IVA con un commercialista telematico, come ad esempio la piattaforma Fiscozen. Optando per quest’ultima soluzione, infatti, i costi di attivazione sono pressoché nulli, pur potendo contare sul sostegno di operatori esperti nella definizione del Codice ATECO e del regime fiscale. 

Anche per i successivi adempimenti – come la tua prima dichiarazione dei redditi ed il pagamento di imposte e contributi – sarai guidato passo dopo passo. E, in caso di dubbi o difficoltà, puoi sempre rivolgerti al servizio di assistenza telefonica o in chat. 

In ultimo, è importante ricordare come, per un Freelancer ad inizio carriera, spostarsi per lavoro (anche solo per brevi periodi) non è certamente qualcosa di insolito. 

In questo caso, accedere ai documenti relativi alla Partita IVA, monitorare entrate e uscite e, al sopraggiungere delle scadenze per le dichiarazioni e i versamenti, occuparsi di tali incombenze da PC, smartphone o tablet, è un vantaggio notevole.

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