Un’interessante report effettuato dalla redazione di Gadget360 ha fatto emergere una nuova tendenza pirati informatici, consolidata a seguito delle ultime operazioni di chiusura dei principali siti web che ospitavano link a Torrent come Torrentz.eu o Kickass Torrents: ora l’alternativa preferita dai pirati è Google Drive.
Secondo Gadget360, sembra che soltanto nell’ultimo mese le maggiori case produttrici e i principali detentori dei diritti d’autore avrebbero presentato 4.700 richieste di eliminazione di file ospitati sul servizio cloud di BigG.
Molti hanno sfruttato la piattaforma Drive per postare link da cui scaricare i vari file pirata, ma per quanto riguarda i video è emersa una tecnica più sottile: utilizzare link che portano a video YouTube non inseriti in elenco – quindi non visibili nella ricerca – da condividere esclusivamente attraverso tramite forum di discussione e altri canali, come ad esempio i gruppi chiusi di Facebook, difficili da trovare e contrastare.
Non solo YouTube, ma anche altri siti simili come ad esempio Vimeo e Dailymotion sono stati utilizzati per distribuire contenuti illeciti, come rivelato dalle numerose richieste di rimozione da parte dei detentori dei diritti. Alcuni pirati, diventando ancor più creativi, si sono anche rivolti ad un altro sito di streaming piuttosto insolito per la diffusione di determinati contenuti: lo scorso anno, alcune testate hanno riportato la notizia della violazione del copyright dell’album Life of Pablo di Kanye West, interamente caricato come un video all’interno del famoso sito web per adulti PornHub.
Naturalmente il colosso di Mountain View si sarà già messo all’opera per ottimizzare i controlli ed eliminare i contenuti pirata nel minor tempo possibile, ma perché Google Drive è diventato il canale preferito dei pirati? Il motivo è molto semplice: a differenza di altri servizi cloud come Dropbox o OneDrive, il servizio di archiviazione di Google offre accesso a YouTube e Drive con un unico account, oltre a ben 15GB di spazio gratuito, rispetto ai 2GB di DropBox e i 5 di OneDrive.