Doodle speciale di Google per il sistema planetario scoperto dalla NASA

“Non era solo polvere sulla lente del telescopio: la NASA ha appena annunciato la scoperta di sette pianeti simili alla Terra in orbita intorno alla stessa stella a circa 40 anni luce di distanza da noi. In termini di Spazio, li rende praticamente dei nostri vicini di casa!”, scrive Google nella presentazione del suo ultimo Doodle, dedicato appunto alla recente scoperta della NASA.

Il simpatico Doodle mostra il Pianeta Terra in compagnia della Luna, mentre è intendo ad osservare l’Universo con un telescopio. L’inquadratura si sposta all’interno dello strumento di osservazione, dove si vedono spuntare sette nuovi pianeti, entusiasmando sia la Terra sia la Luna.

La scoperta degli esopianeti con dimensioni simili alla Terra in un unico sistema solare è una delle notizie scientifiche che segnerà la storia dei nostri tempi: i sette nuovi pianeti si trovano in una “zona abitabile” dove probabilmente è presente anche acqua liquida sulla loro superficie il che aumenta la probabilità della presenza di eventuali forme di vita.

Gli esopianeti orbitano intorno ad una “nana rossa“, una stella più piccola e fredda del Sole, che si chiama TRAPPIST-1 e che è visibile nella costellazione dell’Acquario nel cielo notturno della Terra, purtroppo non ad occhio nudo. Gli esopianeti appena scoperti sono stati chiamati con il nome della stella di riferimento, con l’aggiunta di una lettera in ordine di distanza.

“Per la prima volta abbiamo scoperto il maggior numero di pianeti di tipo terrestre attorno a una singola stella, e per la prima volta siamo stati capaci di misurarli. È davvero fantastico. Trovare una nuova Terra non è più una questione di se, ma di quando . Si tratta di un passo importante verso un obiettivo prioritario per la scienza: trovare una risposta alla domanda se siamo soli nell’Universo”, afferma l’associate administrator del Direttorato Nasa, Thomas Zurbuchen.

“Questa scoperta è importante non solo dal punto di vista scientifico, ma anche culturale. Sapere con sempre maggiore sicurezza che oltre il nostro Sistema solare ci sono luoghi potenzialmente favorevoli alla vita è semplicemente affascinante”, commenta Nichi D’Amico, presidente dell’INAF, l’Istituto nazionale di astrofisica.

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