Soltanto poche settimane fa il Wall Street Journal parlava di Neuralink e del progetto di sviluppare una tecnologia in grado di collegare il cervello umano alle macchine.
Ad oggi emergono nuove informazioni rilasciate direttamente da Elon Musk, il quale – nel corso di una recente intervista da parte di Tim Urban di Wait But Why – ha affermato che ci vorranno circa 4 anni per cominciare a vedere le prime creazioni dell’innovativa tecnologia, ma che è comunque più che ottimista nel suo sviluppo.
Il magnate si è detto più volte preoccupato della rapida crescita dell’Intelligenza Artificiale, per questo ha deciso di sostenere i progetti riguardanti i lacci neurali. Il CEO di Tesla mira a sviluppare una tecnologia basata su un insieme di elettrodi da impiantare direttamente nel cervello umano dapprima a scopi medici, ovvero con l’obiettivo di migliorare la vita di tutte le persone affette da problemi neurologici o altre disabilità. In seguito, Musk vorrebbe estendere la tecnologia fino a sostituire il classico metodo di scrittura – considerato troppo lento – e rendere la comunicazione tra le persone praticamente telepatica.
Intorno al 2021, quindi, dovrebbero nascere le prime soluzioni mediche dedicate a chi soffre di disabilità a livello neurologico, mentre per l’applicazione di tale tecnologia per nuovi metodi di comunicazione o per il controllo mentale delle macchine bisognerà attendere almeno un altro decennio.