Epic Game Store perde più di 300 milioni di dollari, ma il CEO rassicura

Epic Games Store è sempre al centro di grossi dibattiti, ma gode anche di una certa popolarità grazie alla sua strategia di regalare ondate di giochi con unaa certa frequenza. In molti si sono sempre chiesti, ma Epic riuscirà a trarne dei benefici da questa mossa per accalappiare nuova utenza e infastidire il concorrente Steam? A quanto pare no.

Secondo gli ultimi dati emersi, Epic Games Store sarebbe al centro di una grossa emorragia di denaro, pari a 330 milioni di dollari. A confermare che la piattaforma è attualmente in perdita è stato proprio il CEO dell’azienda, Tim Sweeney, il quale non ha solo rivendicato i numeri, ma ha voluto ribadire anche di come si tratti di una semplice strategia a lungo termine, definendolo un grosso investimento per il futuro dello store.

E’ vero! E sta dimostrando che si tratta di un fantastico successo nel raggiungere sempre più videogiocatori con grandi videogiochi e un grandioso investimento che ci permetterà di crescere in questo business.

Il fatto che Tim Sweeney abbia voluto metterci la faccia sui social è anche un modo per rispondere alle recenti accuse di Apple nella battaglia legale in corso tra le due parti, in cui si citavano proprio i conti in rosso di Epic Game Store come una costante e inutile perdita di denaro.

Va detto comunque che Epic Games Store non è propriamente visto di buon occhio da parte della community di videogiocatori PC, a causa di una politica basata sull’acquisizione di titoli in esclusiva per il proprio catalogo, e una qualità del launcher incapace di rivaleggiare (al momento) con quella di Steam.

Per penetrare in un mercato monopolizzato da Steam, Epic ha quindi puntato sull’investimento violento del denaro, spezzandolo tra giochi gratuiti per l’utenza e accordi di pubblicazione in esclusiva con i publisher third party.

Epic Games inoltre ha saputo attirato sviluppatori ed editori verso il servizio offrendo accordi di esclusività temporali per la pubblicazione nel loro negozio, in cambio di un guadagno minimo garantito per ogni gioco, anche se per Epic ha comportato perdite sui giochi con vendite inferiori.

L’Epic Games Store venne annunciato pochi giorni dopo che Valve aveva rivelato un cambiamento nel modello di condivisione delle entrate di Steam che ridistribuiva la parte trattenuta da Valve, riducendo la quota delle entrate dal 30% al 25% dopo che un gioco avrebbe incassato più di 10 milioni di dollari e al 20% dopo 50 milioni. Questo alimentò diverse polemiche nel panorama degli sviluppatori indipendenti ed Epic decise quindi di cogliere la palla al balzo lanciando il suo store.

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