Apple, come sin oggi dimostrato, non si è mai resa famosa per la trasparenza degli studi e delle operazioni svolte internamente all’azienda in merito alla realizzazione dei propri prodotti e delle nuove tecnologie ; stavolta, però, ha deciso di procedere alla pubblicazione di uno studio interno riguardante il settore dell’intelligenza artificiale, vista come la nuova frontiera del progresso tecnologico e scientifico, applicabile al ramo commerciale e proprio dell’innovazione.
Lo studio riporta come data di pubblicazione il 22 dicembre 2016 e descrive sommariamente una tecnica utile per addestrare un algoritmo al riconoscimento delle immagini utilizzando quelle generate per mezzo di un computer anziché immagini del mondo reale. Un cambiamento, neanche a dirsi, di notevole portata per la software house di Cupertino. Sino ad oggi, di fatto, i rigidi criteri di riservatezza non hanno consentito il tanto atteso salto di qualità visto, invece, nei diretti rivali in carica, ovvero Microsoft e Google, le cui fasi di ricerca hanno prodotto e continuano a produrre notevoli passi avanti nel settore. Microsoft, ad esempio, ha raggiunto quest’anno un traguardo storico grazie al nuovo sistema di riconoscimento vocale. Lo stesso può dirsi per Google, che attraverso DeepMind ha creato un sistema in grado di “avere una sua memoria”. Adesso, a quanto pare, tocca ad Apple. Staremo a vedere come finirà la faccenda.