Dopo la presentazione del processore Exynos 8, l’ultimo nato nella famiglia Samsung, ancora non siamo stati in grado di capire le sue reali potenzialità visto che ancora non è stato installato su alcun dispositivo e la linea Galaxy S7 che dovrebbe montarlo ancora non è stata presentata. Prodotto su un processo produttivo FinFET a 14 nm come l’Exynos 7420 prima di esso, il nuovo chip segna l’ingresso di Samsung in nuclei custom-built. La disposizione big.LITTLE nel modello 8890 dispone di una gamma quad-core Mongoose a 64 bit con core ARMv8 per le alte prestazioni, mentre per i compiti più banali verranno utilizzati altri quattro core Cortex-A53.
Con questa tecnica si avrebbe un aumento delle prestazioni del 30% (a detta di Samsung) senza in alcun modo pregiudicare al durata della batteria. Altra caratteristica che troviamo al suo interno è il modem integrato, che supporta LTE in cat. 12/13 per velocità di download fino a 600Mbps.
Proprio come ha recentemente annunciato Huawei con il Kirin 950, l’Exynos 8890 dispone di una GPU Mali-T880, ma come con tutti i processori grafici di ARM, il segreto è nel numero di core (x in MPx, che segue il numero di modello GPU). In questo caso Samsung utilizza il Mali-T880MP12 con un totale di ben dodici core, a differenza di Huawei che utilizza il modello MP4, a 4 core.
Il nuovo chip supporta risoluzioni del display fino a 4K UHD (4.096 x 2,160 px) o WQUXGA (3,840 x 2,400 px), che può essere un indizio di cosa aspettarsi in futuro sui prossimi smartphone. Finora questo è tutto ciò che Samsung ha rilasciato sul suo nuovo processore insieme ad una infografica completa che mostra le sue caratteristiche, anche se al momento rimangono un mistero i dettagli legati alle frequenze di clock.