Il nuovo brevetto concesso ad Apple nella giornata di oggi dall’US Patent and Trademark Office apre le porte ad una nuova tecnologia connessa al sensore per il riconoscimento facciale di iPhone X. Secondo quanto descritto nel brevetto, il Face ID potrebbe in futuro sfruttare un emettitore a raggi infrarossi e un ricevitore per rilevare i vasi sanguigni al di sotto della della pelle del visto o delle mani.
Il meccanismo di funzionamento prevede l’implementazione di un trasmettitore ottico capace di creare impulsi nel campo dell’infrarosso da inviare verso il corpo umano. La luce infrarossa possiede la caratteristica di superare l’epidermide e raggiungere i vasi sanguigni. La luce generata dai vasi sanguigni viene poi raccolta all’interno di un device che cattura l’immagine e la invia ad un processore per la rielaborazione. In base alla durata degli impulsi, questa tecnica potrebbe essere impiegata per generare una mappa tridimensionale.
Face ID: più accurato ed infallibile con la scansione delle vene
Nel brevetto, la compagnia di Cupertino afferma come i sistemi di autenticazione basati sulla scansione delle vene siano considerati molto più accurati rispetto ad altri metodi, a causa della complessità dei vasi sanguigni. Infatti, poiché queste strutture si trovano all’interno del corpo umano, sarebbe estremamente difficile la contraffazione, specialmente se abbinate ad altri sistemi biometrici. Mentre, Apple parla di una possibile applicazione anche alle vene delle mani, non viene esclusa la possibilità di utilizzare questa tecnologia anche per altre aree del corpo.
L’autenticazione basata sulla scansione delle vene potrebbe infatti aiutare il Face ID a risolvere i problemi legati ai gemelli. Si pensa, infatti, che la creazione di una mappa facciale riduca il tasso di falsi positivi ad uno su un milione. Poiché la struttura delle vene del viso differisce da persona a persona, anche tra gemelli, un tale sistema sarebbe efficace per portare i casi di falsi positivi vicino allo zero.
Per quanto riguarda la data di debutto di questa nuova tecnologia, si ipotizza che a causa della complessità nello sviluppo e realizzazione di emettitori e ricevitori da inserire della telecamera TrueDepth di iPhone X, si parlerà di un futuro non ancora definito. Infine, è anche possibile che quanto mostrato nel brevetto non sarà un vero e proprio hardware da commercializzare, come dimostrano le centinaia di idee depositate con la USPTO ogni settimana e mai pubblicate.
Fonte: appleinsider