Nella conferenza annuale del social network in blu dello scorso aprile erano state annunciate molte novità, una tra queste spiegava perché acquistare Oculus.
Con la nuova funzione di Spaces siamo in uno spazio virtuale in cui si possono “incontrare” i propri amici e contatti di Facebook con un avatar molto simile a un cartoon; risulta particolarmente accattivante la condivisione su web e multimediale, con foto e video a 360 gradi in mezzo alle quali poi, una volta aperte, si ha la possibilità di inserire disegni virtuali 3D che diventano oggetti solidi con cui interagire.
Facebook cerca di colmare il divario tra chi utilizza le cuffie VR e chi non le possiede; di fatto, l’impossibilità di utilizzare l’ambiente virtuale se non per i soli fruitori di un Oculus Rift era prima uno dei limiti di Spaces; ora, grazie alla funzione di live-streaming implementata su Spaces, tutti gli utenti di Facebook saranno in grado di partecipare attivamente alla visione di coloro che agiscono in ambienti virtuali, e questo senza utilizzare i tipici occhiali.
Mike Booth, responsabile del prodotto del team VR di Facebook afferma: “Vogliamo solo rendere questa tecnologia disponibile e vedere quello che la gente fa con essa“, nella convinzione che a lungo termine la realtà aumentata diventerà una condizione naturale. Continua, poi, Booth, affermando che: “Tutto quello che si vede attraverso l’app Spaces potrebbe anche essere considerato un’esperienza in Realtà Aumentata. In pratica la gente verrebbe proiettata nello spazio reale invece che in un ambiente totalmente virtuale“.