Sul Palazzo della Civiltà Italiana, noto anche come il Palazzo della Civiltà del Lavoro a Roma è posta la famosa iscrizione leggibile sulla sommità dell’edificio: “Un popolo di poeti di artisti di eroi di santi di pensatori di scienziati di navigatori di trasmigratori”.
Tralasciamo i santi e i poeti e concentriamoci sui navigatori, sì ancora ce ne sono ma di diverso genere, sembra che l’Italia per Facebook sia una miniera d’oro, se il Bel Paese è dove il social network sta facendo sempre più strada, siamo ancora un popolo di navigatori..sul mercato dalla pubblicità: il dato di Facebook e Google, ha una cifra che si aggira all’1,5 miliardi, stando alle stime di Nielsen.
L’Italia per la piattaforma ha una importanza fortissima, lo si può vedere leggendo il numero degli utenti attivi: hanno superato i 30 milioni nel mese, quasi la totalità della popolazione che ” naviga” in Internet, utilizza dispositivi mobile con un rapporto di molto superiore a quello di altri Paesi, come Francia o Inghilterra.
Lo stesso Luca Colombo, country manager di Facebook per l’Italia, afferma: “Sono il mobile e l’innovazione a spingere il nostro business. E così sarà anche per i prossimi anni” e “Dei 30 milioni di utenti su base mensile, 28 sono su mobile“.
Certamente i margini di miglioramento sul mercato del mobile sono attuabili nelle strategie di mercato, considerato che per il social network l’85% del fatturato pubblicitario arriva da questa piattaforma.
Resterebbe da capire se a parte la necessità di miglioramenti nella dotazione di banda ultralarga, per offrire ed “offrirsi” un servizio migliore, il versante Fisco sia in linea con le regole vigenti nei Paesi in cui si opera.
Intanto gli italiani navigano.