Ancora qualche mese di attesa e Facebook Instant Articles sarà pronto ad aprire ufficialmente i battenti. Ad annunciarlo è la stessa compagnia di Mark Zuckerberg, a mezzo di un comunicato diffuso in queste ore in rete: il 12 aprile prossimo, in concomitanza con la conferenza annuale di Facebook per gli sviluppatori, verrà infatti reso disponibile a qualsivoglia publisher il servizio che permette di leggere gli articoli all’interno del social network di riferimento. Una dicitura generica, giacché consente a ciascun editore o blogger – a prescindere dalla sua dimensione o nazionalità – di aderire al programma di Facebook e di pubblicare le sue notizie dentro la piattaforma di Mark Zuckerberg.
Facebook Instant Articles è già attivo dallo scorso maggio, in ossequio ad alcune collaborazioni con importanti testate giornalistiche, tra cui il quotidiano <<La Stampa>> per quel che riguarda l’Italia. La caratteristica peculiare del servizio è la rapidità, dal momento che gli articoli pubblicati su Facebook (a mezzo dell’applicazione mobile disponibile per iOS e Android) si aprono dieci volte più velocemente, evitando dunque che i fastidiosi tempi di caricamento facciano desistere l’utente dalla lettura del pezzo. Ma ad ingolosire gli editori potenzialmente interessati al servizio di Zuckerberg è soprattutto il <<tesoretto>> degli oltre un miliardo e mezzo di lettori che albergano nella community di Facebook.
Facebook Instant Articles agevolerebbe pertanto il compito dei publisher, anche grazie ad una piattaforma interattiva e multimediale: le notizie saranno infatti contornate da video, gallerie, tracce audio e persino da mappe. Un servizio tout court nel quale gli ads comporranno comunque un fattore importante: gli editori potranno infatti trattenere il 100% dei ricavi dalla vendita degli spazi pubblicitari, valore ritrattato al 70% nel caso in cui sia Facebook a gestire il tutto, il quale per converso beneficerà del restante 30%.
Facebook Instant Articles muove quindi su due piani paralleli: usufruendo della piattaforma, gli editori potranno raggiungere quegli utenti attivi nei mercati là dove la qualità della connessione Internet non è certamente eccelsa; Facebook, per contro, sfrutterà i contenuti per allettare i propri utenti, convincendoli a trascorrere ancor più tempo tra le pagine del social network di Zuckerberg.
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