Falcon, l’estensione di Chrome che cerca un testo nelle pagine della cronologia di navigazione

Falcon è una nuovissima estensione di Google Chrome che ci semplifica il lavoro di ricerca all’interno della cronologia del browser. Ricercare un sito è facile se ci ricordiamo il titolo esatto del sito che abbiamo visitato tempo fa, ma se si ricorda solo il nome o l’argomento la cosa si fa più difficile. In questo caso ci viene in aiuto Falcon. Se ad esempio ci viene in mente di acquistare un libro del quale abbiamo letto una recensione su un sito qualche giorno prima e del quale ci ricordiamo il titolo ma non il sito web   tanto meno l’autore del testo, allora viene in aiuto Falcon. Un aiuto che è tanto efficacie quanto più è generica l’espressione che cerchiamo, perché nel caso si tratti di un’espressione molto specifica le differenze tra l’utilizzo dell’estensione e di un motore di ricerca sarebbero veramente minime.

Per utilizzare Facon bisogna innanzitutto scaricarlo dallo Store di Google a questo indirizzo. Una volta installata, l’estensione inizia il suo lavoro: non indicizza infatti i siti visitati prima della sua installazione. Effettuare una ricerca è veramente semplice: basta cliccare i tasti F+Tab. e l’estensione farà il suo lavoro. Scriviamo nella barra degli indirizzi, dove nel frattempo sulla sinistra sarà apparsa una piccola icona della testa di un falco, la parola o l’espressione che cerchiamo e ci verrà fornita direttamente sotto la barra degli indirizzi stessa una serie di risultati dai quali scegliere il più appropriato.

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Benché Falcon indicizzi tutte le pagine visitate la tutela della privacy che offre pare adeguata. Infatti, tutte le informazioni che raccoglie sono memorizzate sul PC e non vengono inviate al cloud. Quindi scegliendo “opzioni”, dopo a aver cliccato col tasto destro sulla piccola icona della testa di un falco in alto sulla destra del Browser, potremo scegliere quali siti eliminare dalla memoria.

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Nella stessa scheda troveremo anche una blacklist che impedisce automaticamente che tipi specifici come quelli bancari vengano memorizzati nel browser. La lista nera si trova su GitHub ma può essere modificata aggiungendo siti di carattere finanziario o che contengono espressioni volgari o altro.

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