Chi sottoscrive oggi un’offerta fibra ottica con TIM o qualsiasi altro operatore privato molto spesso si ritrova costretto a dover utilizzare necessariamente i modem forniti dallo stesso. Prendendo sempre come esempio TIM (semplicemente perché abbiamo proprio un’offerta TIM a casa) siamo costretti ad utilizzare per il corretto funzionamento della rete un modem router dato dalla stessa casa che viene fatto pagare circa 200 euro da TIM ma che in realtà con poco più di 20€ è possibile reperire NUOVO su internet.
Proprio questa politica non piace ad AGCOM che ha iniziato a muoversi chiedendo agli operatori in fibra ottica e non di dare la libertà agli utenti di scegliersi il proprio modem. Certo, c’è chi non è capace di configurare un modem e router e preferisce avere quello dell’operatore che una volta collegato si configura da solo, ma perché bisogna negare la libertà a chi è più smanettone di avere qualcosa di più performante e personalizzabile.
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Si potrebbe semplicemente lasciare libera scelta al cliente: vuoi il nostro modem o provvedi da te? Chi non si sente sicuro prende quello dell’operatore, chi ha un bel modem da 200/300 euro a casa potrà sfruttarne così tutte le potenzialità. Secondo la legge europea 2015/2120:
“Gli utenti finali hanno il diritto di accedere a informazioni e contenuti e di diffonderli, nonché di utilizzare e fornire applicazioni e servizi, e utilizzare apparecchiature terminali di loro scelta, indipendentemente dalla sede dell’utente finale o del fornitore o dalla localizzazione, dall’origine o dalla destinazione delle informazioni, dei contenuti, delle applicazioni o del servizio, tramite il servizio di accesso a Internet”
Vedremo se il prossimo anno cambierà qualcosa o dovremo attendere ancora molto per riuscire a far valere i nostri diritti. Oggi chi vuole di fruttare i propri apparati è costretto a collegarli in cascata, ma non sarebbe meglio evitare tutto questo “groviglio” di fili ed utilizzare un solo dispositivo?