Sulla battaglia legale tra Epic e Apple abbiamo scritto numerosi articoli tra il 2021 e il 2022, ma il 2023 potrebbe essere l’anno della svolta sulla vicenda, che ha visto al centro di tutto proprio Fortnite.
Il CEO di Epic Games, Tim Sweeney, ha anticipato il ritorno di Fortnite su iOS nel 2023, quasi tre anni dopo che il gioco è stato rimosso dall’App Store per aver violato le regole della piattaforma.
In un tweet per celebrare il nuovo anno, Sweeney ha dichiarato: “L’anno prossimo su iOS!” seguito da un’immagine di un personaggio di Fortnite che guarda i fuochi d’artificio che indicano il 2023.
Secondo quanto riferito, Apple sta pianificando di consentire il sideload e gli app store alternativi con iOS 17 il prossimo anno, al fine di rispettare la legge DMA (Digital Markets Act) recentemente approvata in Europa. Secondo la legge e le sue implementazioni, Epic Games potrebbe, in teoria, riportare Fortnite su iOS, ma non attraverso l’App Store.
Fortnite è stato rimosso dall’App Store nell’agosto 2020 dopo che Epic Games includeva un’opzione di pagamento diretto nel gioco che aggirava il sistema di acquisto in-app di Apple, violando le regole dell’App Store. Alla fine Apple ha rimosso Fortnite dall’App Store , attribuendo la colpa direttamente a Epic per aver violato le sue regole.
La rimozione di Fortnite dall’App Store ha indotto Epic Games a intentare una causa contro il gigante tecnologico di Cupertino .
Tre anni dopo, sia Epic Games che Apple stanno facendo appello contro una decisione del tribunale presa nel settembre 2021 che avrebbe richiesto ad Apple di consentire agli sviluppatori di aggiungere collegamenti in-app a siti Web esterni, aprendo la strada a opzioni di pagamento alternative che non richiedono agli sviluppatori di utilizzare il sistema di acquisto in-app.
Epic Games afferma che il controllo di Apple su iOS e App Store è anticoncorrenziale e che gli app store alternativi dovrebbero essere consentiti su iPhone. Apple, d’altra parte, ritiene che l’App Store rimanga il modo più sicuro e affidabile per gli sviluppatori di indirizzare gli utenti a esplorare le app. Sweeney ha precedentemente definito l’App Store un “disservizio per gli sviluppatori”.