Conosciamo tutti Niantic: la famosa azienda che sviluppatrice di Pokemon Go, uno dei primissimi giochi che utilizza la realtà aumentata come tecnologia principale di gameplay. L’azienda, che sta lavorando ad un nuovo gioco in AR a tema Harry Potter, è stata quindi una delle primissime a credere in questa tecnologia. Il CEO, John Hanke, recentemente intervistato dal Wall Street Journal, ha però dichiarato che la tecnologia non è ancora al massimo delle sue capacità.
Ebbene sì, secondo il capo dell’azienda che più ha spinto in questo periodo per l’utilizzo della realtà aumentata, seppur a scopo ludico, essa non è ancora al suo massimo potenziale: il CEO è convito che per far sì che gli utenti si convincano dell’effettiva utilità della tecnologia, si debba creare un dispositivo studiato apposta, differente dallo smartphone.
Gli occhiali smart sono la proposta del CEO di Niantic: questi device appositamente studiati per l’uso della realtà aumentata potrebbe convincere molti, facendo sbarcare la tecnologia nel mondo consumer, aumentandone il valore e le capacità.
Nel mondo reale, purtroppo, molte aziende non hanno ancora troppa motivazione nell’investire in questo tipo di device: Google ci provò tempo fa con i Glasses, ma l’esperimento si rivelò un fallimento forse per il prezzo troppo caro, forse per la tecnologia non ancora pronta. L’utente deve scegliere gli occhiali senza rinunciare a design e comodità.
Cosa ne pensate? John Hanke ha ragione? Vi ricordiamo che anche Apple, dopo la mossa di Google, ha rilasciato il suo framework appositamente studiato per la realtà aumentata, rendendo gli ultimi telefoni (iPhone 8 e iPhone X) parte di questo nuovo mondo che, prima o poi, ci investirà completamente.