Galaxy Note 3 | Samsung ci riprova ed altera nuovamente i benchmark!

Pochi mesi fa si alzo un polverone quando si scoprì che Samsung aveva “truccato” alcuni benchmark del proprio Galaxy S4 per ottenere risultati migliori rispetto alla concorrenza, e dopo la marea di critiche piovute sulla casa Coreana sembrava che i dirigenti avessero imparato dagli errori del passato ma purtroppo non è così, ed infatti arrivano conferme che indicano come anche i benchmark effettuati sul Galaxy Note 3 siano in realtà “truccati”.

Durante alcuni test effettuati nelle scorse settimane infatti i redattori del sito Arstechnica.com hanno notato una “strana” differenza nei risultati tra il Galaxy Note 3 con processore Snapdragon 800 ed un LG G2 (con lo stesso processore a bordo) e quindi, visto quanto fatto in precedenza da Samsung con il Galaxy S4 hanno deciso di indagare scoprendo un “trucco” utilizzato per alterare i vari benchmark effettuati su dispositivi Galaxy Note 3.

In pratica quando un Galaxy Note 3 riconosce che l’applicazione in esecuzione è un benchmark imposta i quattro core della CPU alla massima frequenza di 2.26GHz per tutta l’esecuzione dell’applicazione al contrario di una applicazione comune, che durante il periodo di ” riposo” mantiene solo un core attivo alla frequenza minima di 300 MHz con gli altri core spenti. Il tutto si traduce in risultati superiore addirittura fino al 50% rispetto al normale funzionamento del dispositivo.

Differenze utilizzo 4 core con  GeekBench 3 originale e modificato
Differenze utilizzo 4 core con GeekBench 3 modificato ed originale

Per avvalorare la tesi del “trucco” da parte di Samsung, i redattori del sito hanno utilizzato una speciale versione del benchmark Geekbench 3, creata appositamente con un nome differente in modo da non essere riconosciuta dal Galaxy Note 3, ed infatti in questo caso i 3 core sono rimasti inattivi con un singolo core in funzione e questa volta i risultati sono stati in linea con quelli dell’LG G2!

Certo questa volta Samsung aveva cercato di ingannare gli ignari utenti in modo più “sottile” rispetto al Galaxy S4, per il quale erano stati usati appositi benchmark modificati per attivare i quattro core della CPU, mentre in questo caso la modifica è stata scritta direttamente nel codice del firmware del Galaxy Note 3.

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Ovviamente continuiamo a dire che i benchmark sono si utili per darsi un idea delle prestazioni di un dispositivo, ma l’unico modo per verificare le performance e la qualità è provare “su strada” attraverso programmi e giochi di utilizzo comune e nel caso non sia possibile prima dell’acquisto, affidarsi alle recensione ed ai test dei siti di fiducia, sperando che per voi significhi visitare e leggere le recensioni di newsdigitali.com!

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