Galaxy S9 ha pochi misteri e si corre il rischio di esser ripetitivi. Con buona pace di chi, per contro, sperava in qualche effetto sorpresa. Il nuovo smartphone Samsung continua infatti ad esser al centro dell’attenzione, e la presentazione verosimilmente programmata a stretto gomito con l’evento del Mobile World Congress 2018 di Barcellona rischia di esser più formale che sostanziale.
L’aspetto estetico e la potenza di Galaxy S9 non sono un segreto, e alla rilevazione di GeekBench (inerente stavolta la versione Plus) fa il paio l’apparizione di una cover di terze parti avente come protagonista assoluto il modello tradizionale. Che a differenza del passato sarà differenziato in modo più marcato rispetto alla variante con display più grande.
Galaxy S9 sarà infatti caratterizzato da una fotocamera posteriore in configurazione singola. Lo avevamo ribadito qualche giorno or sono in ossequio all’anticipazione di alcune cover griffate Olixar e lo conferma a maggior ragione l’accessorio realizzato da Ghostek. Le linee guida del nuovo smartphone Samsung sono le medesime di Galaxy S8: stesso design tutto schermo, con angoli addolciti e pulsante laterale dedicato all’assistente Bixby; c’è persino il jack audio da 3.5 millimetri, a rispetto delle scelte di alcuni concorrenti anche blasonati.
Quel che cambia è la parte posteriore e ad essere interessata alle modifiche non è la fotocamera. Samsung ha infatti voluto confermare (almeno su Galaxy S9 tradizionale) un sensore in configurazione singola, spostando piuttosto – alla stregua delle strategie attuate su Galaxy A8 e Galaxy A8+ – il lettore di impronte digitali immediatamente sotto all’ottica principale. Diverso è invece il discorso legato a Galaxy S9+, che come abbiamo avuto modo di ribadire guadagnerà due gigabyte di memoria RAM aggiuntivi (6 in luogo che 4GB) e, soprattutto, un secondo sensore posteriore, sulla scorta del lavoro impostato su Note 8.
Insomma, nulla di nuovo sotto la luce diretta del sole, quanto piuttosto una solida conferma di rumors ormai credibili e attendibili. In attesa della presentazione ufficiale dei nuovi portabandiera coreani in salsa 2018.