Android Go continua ad esser al centro dell’attenzione da parte di Google, che da un po’ di tempo a questa parte ha deciso di rilasciare molte delle sue principali applicazioni in una veste assai più leggera e ottimizzata. L’ultima in ordine cronologico è GBoard Go, che va quindi ad iscriversi all’interno delle cosiddette app “Go” (Maps Go, YouTube Go), pensate appositamente per funzionare al meglio su smartphone economici e dunque non troppo performanti.
Vale la pena intenderci, onde evitare equivoci. Varianti come quella della tastiera Google (e, più in generale, le sopramenzionate app Go del gigante americano) non sono altro che versioni leggere ed ufficiali delle rispettive controparti: le funzioni principali restano infatti le medesime, incastonate pur tuttavia in una esperienza quanto più ottimizzata possibile e slegata da aggiunte considerate gravose che possano richiedere invece un certo quantitativo di memoria RAM.
GBoard Go non è ancora presente all’interno del Play Store di Android, ma è possibile scaricarlo tramite apposito file in formato apk (previa abilitazione, nel menu impostazioni dello smartphone, della dicitura “origini sconosciute”) grazie al certosino lavoro della redazione di Android Police.
C’è però un dettaglio che rende quasi inutilizzabile l’applicazione in questione: la necessità di aver installato Android 8.1 Oreo (dunque l’ultimissima versione del sistema operativo mobile di Google, attualmente presente sui Google Pixel 2 e 2 XL) sul proprio terminale. E considerato che gli smartphone aggiornati non sono poi moltissimi, ecco che l’app rischia di vanificare tutti i benefici di cui si fa portatrice.
Ed è un peccato, perché a differenza della versione completa dell’app – che dal suo canto utilizza qualcosa come 70 MB di RAM – Gboard Go riesce ad abbattere sostanzialmente un tale valore, portando a 40 MB la soglia di memoria richiesta.