App Google, versione alpha introduce Google Assistant sui non-Pixel

Una versione alpha dell’app Google (6.13) è stata accidentalmente data <<in pasto>> alla rete nel corso delle ultime ore. Alcuni di coloro i quali sono riusciti ad implementarla sul proprio smartphone Android hanno scoperto una novità sorprendente, resa disponibile proprio in occasione dell’installazione del detto applicativo all’interno del dispositivo: la piena disponibilità di Google Assistant. Trattasi, come oramai noto, di una versione assai più avanzata e colloquiale di Google Now (disponibile sui vecchi smartphone Nexus e su qualche dispositivo di terze parti, come ad esempio i Sony), inaugurata in occasione del lancio di Google Pixel e Pixel XL e finora relegata soltanto all’interno dell’app di messaggistica della stessa Google (Allo).

Secondo quanto riportato da alcuni utenti, la versione alpha dell’app Google è ancora piuttosto instabile. L’assistente vocale di Mountain View è però implementato direttamente all’interno dell’applicazione, e a riprova di ciò può farsi riferimento alle segnalazioni degli utenti, che avrebbero installato direttamente Google Assistant su Nexus 6P (sistema operativo Android Nougat 7.1.1) Samsung Galaxy Note 5 e Alcatel Idol 4.

Una riprova ulteriore di una certezza ormai nota: Google vuol ampliare la distribuzione di Google Assistant nell’imminente futuro. L’assistente vocale – attualmente prerogativa esclusiva di Google Pixel e Pixel XL – potrebbe insomma esser agganciato all’app Google, disponibile all’interno del Play Store per tutti gli smartphone e tablet corroborati dal robottino verde.

Tra le novità della versione alpha dell’app Google vi è anche menzione diretta della funzione <<Recenti>>, che dovrebbe mostrare le ultime ricerche effettuate attraverso il detto applicativo. A conti fatti dovrebbe essere una nuova scheda che il colosso di Mountain View sta testando.

Vale tuttavia la pena spegnere gli entusiasmi giacché potrebbe volerci ancora del tempo affinché Google Assistant possa sbarcare ufficialmente su tutti gli smartphone non-Pixel. Questo è ad ogni modo un passo avanti, a testimonianza della volontà di Google di espandere lo sfruculiante servizio. Non ci resta che attendere.

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