L’esperienza di Google nel realizzare i suoi Google Store (negozi fisici in cui trovare prodotto della nota azienda) era ferma, già da diversi anni, soltanto al quartiere Soho di Manhattan. Tale attività ha generato profitti mediocri ed un’accoglienza non troppo calorosa da parte del pubblico, amante da sempre di internet e prodotti informatici: d’altronde Google si è sempre differenziata per la vendita dei propri software, e secondariamente di altri business come quelli hardware.
Questa estate, tuttavia, Google si unirà al sempre più crescente numero di aziende tecnologiche che hanno fondato i loro stessi negozi al dettaglio. Il primo Google Store aprirà nel quartiere di Chelsea a New York, nell’ex edificio della Port Authority che ospita anche gli uffici dell’azienda con sede New York.
La mossa del colosso è nient’altro che una conseguenza logica a quello che hanno già fatto Apple e Samsung – entrambe le quali hanno aperto negozi nelle zone di Chelsea (anche Amazon ha ben pensato di aprire un punto vendita dedicato ai libri, però nelle vicinanze dell’Empire State Building).
Come la concorrenza, l’esperienza di shopping sarà puntata interamente alla vendita hardware di Google – parliamo dei telefoni Pixel e altri vari dispositivi domestici di Nest. L’offerta dei prodotti di Google si presenta ancora abbastanza limitata rispetto a produttori del calibro di Apple e Samsung, anche se la recente chiusura della sua acquisizione di Fitbit dovrebbe offrire più varietà.
Questo è un periodo molto particolare per aprire un negozio fisico, soprattutto se di vendita al dettaglio. Google pensava ormai da tempo di aprire un negozio a Chelsea, ma la pandemia di COVID-19 ha reso l’impresa quasi impossibile e del Google Store non vi è stata traccia. Anche se c’è da dire che a differenza di altri stati o nazioni, NYC è stata la più veloce a vaccinare la sua popolazione, con il 41% degli adulti completamente vaccinati già dall’inizio di questo mese.
Google ha come priorità la sicurezza, come si evince da questo post sul blog ufficiale:
Nel Google Store saranno richiesti obbligatoriamente mascherine, igiene delle mani e distanziamento sociale, e puliremo tutti gli spazi più volte al giorno. Il numero di ospiti all’interno sarà limitato per garantire che i nostri clienti si sentano al sicuro durante la loro esperienza di acquisto, e saranno disponibili anche facili opzioni di prelievo dei prodotti (pickup). Continueremo a seguire da vicino gli orientamenti delle autorità locali e nazionali per adeguare le nostre procedure in materia di salute e sicurezza, se necessario.
Questa novità è sicuramente un tentativo di rimonta nella vendita hardware dell’azienda, che soprattutto nel mercato mobile ha avuto vita difficile nel far quadrare i conti. La stessa Google ha definito l’apertura della sua attività come “un passo importante nel nostro viaggio della vendita hardware.”
Non sono ancora giunte notizie di una possibile apertura di uno store nella zona europea, ma molto probabilmente questo dipenderà soprattutto dal successo dello store di Chelsea.
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