Nonostante abbia messo in vendita la sua Boston Dynamics, Google non sembra voler uscire definitivamente dal settore della robotica. L’azienda di Mountain View infatti, ha sottolineato il suo interesse nel mercato dei robot presentando una soluzione bipede sviluppata dalla controllata Schaft all’interno del New Economic Summit di Tokyo. Il piccolo robot, per il momento ancora senza un nome, è stato testato in differenti situazioni: un terreno roccioso, uno sabbioso, uno innevato, uno in pendenza e sconnesso e una stretta scala con gradini.
Il robot è risultato essere in grado addirittura di gestire l’arrivo improvviso di oggetti nel suo percorso, riuscendo a mantenere l’equilibrio su superfici instabili. L’elemento più significativo però, è che riesce a camminare ed evitare ostacoli tenendo con sé un grande carico, e questo potrebbe favorirlo nell’integrazione di un suo utilizzo in ambito lavorativo. Ma non solo: secondo alcuni il robot senza nome di Google potrebbe persino diventare una sorta di “aiutante personale”, aiutando le persone più anziane o con problemi di deambulazione nei compiti più faticosi, come portare la spesa dal supermercato o gli oggetti troppo pesanti per loro.
Per il momento, il robot di Schaft resta solo un modello di presentazione: Google infatti, non ha svelato alcun programma del rilascio a livello commerciale del suo robottino bipede, che probabilmente avverrà in un futuro non molto prossimo, lasciando chiaramente dubbi, sull’approdo reale e definitivo. La sola presentazione, però, ha sollevato già qualche preoccupazione: le capacità del robot potrebbero portare ad una declassazione del lavoro degli umani in molti campi, sostituiti da soluzioni robotiche. A confermare questa tesi è proprio Ray Kurzweil, direttore del dipartimento d’ingegneria di Google, dichiarando che secondo uno studio nel 2029 i robot avranno raggiunto il livello d’intelligenza degli umani, ed entro il 2025 i robot sostituiranno gli umani in un terzo dei lavori.