Google cambia idea: il 3D Touch su Android N non s’ha da fare

Inaspettato dietrofront circa l’inserimento del 3D Touch su Android N. L’indiscrezione arriva da ReCode, secondo il quale sarebbe pressoché certa l’assenza della tecnologia di riconoscimento dei diversi livelli di pressione esercitati sul display all’interno del corposo pacchetto di novità condensate sulla prossima release di Google. Al netto delle dichiarazioni profuse in <<quel>> di Mountain View – che annunciavano di fatto l’implementazione del 3D Touch su Android N – e rinvigorite dal lavoro occorso recentemente nella Developer Preview 2. I

l gigante americano, almeno secondo le informazioni in possesso della fonte in questione, avrebbe dunque cambiato idea e deciso – per non ancora motivate ragioni – di rimandare l’implementazione della funzionalità attualmente circoscritta a <<pochi eletti>> se restiamo ancorati al segmento Android (su iOS è invece caratteristica saliente di iPhone 6S e 6S Plus).

Google, mestamente interpellata a seguito dell’esplosione in rete dell’indiscrezione di ReCode, ha preferito non commentare, segno ulteriore della veridicità della notizia. Il 3D Touch su Android N non s’ha quindi da fare ed a tale stregua bisognerà attender, salvo ulteriori manovre di retromarcia, le prossime versioni del <<robottino verde>> prima di metter le mani sulle scorciatoie e funzionalità aggiuntive condensate in base alla pressione che il nostro dito esercita sul display dello smartphone o tablet di turno.

La strada inaugurata da Apple lo scorso settembre sembra comunque aver trovato diversi apprezzamenti anche per quanto riguarda i produttori attivi nel segmento Android: Huawei, ad esempio, ha il merito di aver bruciato tutti sul tempo ed implementato una tecnologia del genere – sotto l’appellativo di <<Press Touch>> – con il suo Mate S Special Edition da 128 gigabyte di spazio di archiviazione interno; in questi mesi si è invece assistito ad una proliferazione di smartphone cinesi dotati di 3D Touch – o Force Touch – non ultimo Meizu Pro 6. Una strada comunque ancora in salita, in attesa che il supporto ufficiale di Google possa esser propedeutico all’immissione sul mercato con ancor più vigore di dispositivi con a bordo 3D Touch.

via

Altri articoli

Perché scegliere di imparare l’inglese online

Imparare l'inglese è ormai una necessità imprescindibile nel mondo...

Hackathon: cos’è e cosa offre a chi partecipa

Ogni giorno nuove parole fanno il loro ingresso nel...

Intercettazioni: quanto costano ogni anno allo Stato italiano

Ogni nazione presenta delle spese annuali ritenute indispensabili per...

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here