Il colosso Google ha da poco annunciato la chiusura definitiva del servizio Map Maker, le cui funzioni saranno integrate all’interno di Google Maps.
Lanciato dal gigante di Mountain View quasi un decennio fa, Map Maker altro non è che una piattaforma nella quale gli utenti possono implementare dettagli e informazioni aggiuntive alle mappe online, ad esempio attività commerciali, località specifiche o strade non segnalate. Il servizio era nato allo scopo di ottimizzare la mappatura di BigG grazie al contributo della community.
Negli ultimi anni, tuttavia, alcuni utenti hanno iniziato ad abusare del servizio e su Map Maker sono cominciate a comparire delle modifiche poco appropriate, che sono addirittura sfociate in commenti razzisti posti direttamente sull’indirizzo della Casa Bianca a Washington; ragion per cui nel 2015 Google ha deciso di sospendere il servizio per limitarne le funzionalità e allestire uno staff di moderatori a controllo della piattaforma.
Ad oggi l’azienda californiana ha definitivamente stabilito che la piattaforma è diventata ormai obsoleta e ne ha disposto la chiusura definitiva tramite un comunicato ufficiale. In effetti, nessuno sentirà la mancanza del servizio, dato che nel corso degli anni la stragrande maggioranza delle sue funzioni sono state gradualmente incorporate all’interno dell’applicazione Google Maps, e le poche che mancano all’appello saranno integrate nel corso degli update previsti nelle prossime settimane.