Sebbene i dispositivi mobili dispongono di un’elevata potenza di elaborazione, i costi di comunicazione per il traffico dati rimangono ancora molto alti ed è questa la ragione principale per cui molte grandi aziende denotano un interesse importante verso gli algoritmi di compressione.
In questo contesto, Google ha annunciato oggi che la prossima versione del browser Chrome riceverà il supporto per la compressione Brotli, una mossa che potrebbe finire per far risparmiare un bel po di banda. Brotli è un algoritmo di compressione che Google ha lanciato come un prodotto open source nel settembre 2015 ed ora potrebbe presto arrivare anche sui moltissimi dispositivi Android, considerato anche che Mozilla Firefox è stato già aggiornato per supportare il nuovo algoritmo.
Google ha recentemente pubblicato i risultati di una sua ricerca interna dimostrando che l’algoritmo Brotli è più veloce di gzip, l’attuale standard di compressione per i dispositivi mobili – tra il 17 e il 25 per cento, a seconda della risorsa utilizzata. Google rilascerà la compressione Brotli nelle prossime versioni di Google Chrome per Windows, Mac, Linux, Chrome OS, e Android e mentre i vantaggi del nuovo algoritmo saranno i benvenuti per tutte le piattaforme, è la versione Android che probabilmente usufruirà dei maggiori vantaggi attraverso una riduzione sia sui consumi di banda sia quelli della batteria del dispositivo.