Dopo la parziale vittoria (a dire il vero inaspettata) contro Apple, adesso Epic Games dovrà vedersela anche con Google, e ancora una volta al centro della vicenda troviamo sempre Fortnite.
Sulla falsariga di Apple, Google ha contrattaccato Epic Games per la violazione sugli acquisti in-app di Fortnite, affermando di aver “violato intenzionalmente” il suo accordo con gli sviluppatori del Play Store.
Epic ha originariamente fatto causa a Google ad agosto, poco dopo aver presentato una denuncia contro Apple.
Come promemoria, Epic ha fatto causa a Google per aver rimosso Fortnite dal suo Play Store dopo che un aggiornamento “Mega Drop” ha offerto ai giocatori un modo per aggirare il Play e ottenere articoli scontati. Google ha poi costretto OnePlus a rompere un accordo che avrebbe visto il launcher Fortnite preinstallato sul suo smartphone OnePlus 8, aggirando il Play Store ed eliminando la commissione di Google sugli acquisti in-app.
Nella sua denuncia legale Google dichiara:
Gli sviluppatori Android non sono obbligati a utilizzare Google Play, scelgono di usarlo quando hanno la possibilità di scegliere tra app store Android e canali di distribuzione. Google supporta questa scelta attraverso lo stesso Android, le politiche di Google Play e gli accordi di Google con sviluppatori e produttori di dispositivi.
In buona sostanza pur non essendoci un vincolo particolare sulla scelta dei canali distributivi, Epic Games li ha aggirati in maniera illegale per “arricchirsi” alle spalle di Google integrando un sistema di monetizzazione interno violando le normative dello store.
Tuttavia, bisogna dare atto a Epic Games di aver agito in maniera precauzionale presentando, già durante la causa contro Epic, dei documenti che evidenziano di come Google abbia pagato altri sviluppatori di giochi e produttori di telefoni (tra i quali LG e Motorola) per utilizzare esclusivamente il Play Store, andando a discapito di altre opzioni.
Questo è uno dei motivi citati dai 38 stati e territori degli Stati Uniti che hanno intentato una causa antitrust contro Google, nella stessa corte federale della California dove Epic ha presentato la propria richiesta.
Nel 2018, secondo quanto riferito, Google ha offerto a Epic fino a $ 208 milioni per portare Fortnite sul Play Store, riducendo di fatto il suo solito 30 percento di circa il cinque percento. Secondo gli stessi documenti del tribunale, Google era così preoccupato per una potenziale perdita di entrate del Play Store che ha persino preso in considerazione l’acquisizione di Epic.
Epic ha ricevuto una sentenza mista nella sua battaglia legale con Apple. Da un lato, il giudice Yvonne Gonzalez Rogers ha ordinato ad Apple di eliminare le regole dell’App Store che impediscono agli sviluppatori di aggiungere collegamenti in-app ai siti di pagamento. Dall’altro, ha stabilito che Apple non era anticoncorrenziale in base alla legge della California e ha ordinato a Epic di pagare Apple $ 3,6 milioni. Entrambe le parti hanno presentato ricorso contro tale sentenza e Apple ha affermato che non consentirà a Fortnite di tornare nel negozio fino a quando tutti i ricorsi non saranno stati risolti.