Il colosso Google abbandonerĂ la sua controversa politica di costringere gli editori ad offrire articoli gratuiti per poter comparire sul suo motore di ricerca, adottando una nuova strategia volta a sostenere la crescita degli abbonamenti digitali.
Ad ogni modo BigG non è l’unico colosso tech che sta tendendo la mano agli editori: recentemente anche Facebook ha da poco annunciato un sistema per le news a pagamento entro il 2017.
L’azienda statunitense sostituirĂ la sua cosiddetta politica “first click free”, che richiede agli editori di offrire tre articoli gratuiti al giorno prima che i lettori si imbattano in una pay wall. A breve, invece, il colosso di Mountain View offrirĂ un modello di campionamento flessibile che consentirĂ alle organizzazioni di informazione di decidere quanti articoli offre gratuitamente.
Il modello “first click free” è stato descritto come “tossico” da editori come Axel Springer e Rupert Murdoch della News Corp. Per questo Google ha deciso di cambiare strategia anche a seguito del feedback da parte di editori e lettori e dopo i test con il New York Times e il Financial Times.
In un blog, Richard Gingras, vicepresidente di Google, ha dichiarato:“Il giornalismo fornisce informazioni accurate e tempestive nei momenti piĂ¹ importanti, dando forma alla nostra comprensione delle questioni rilevanti e spingendoci a imparare di piĂ¹ alla ricerca della veritĂ . Le persone si rivolgono a Google alla ricerca di contenuti di alta qualitĂ e il nostro compito è aiutarli a trovarli. Tuttavia, a volte questo contenuto si trova dietro un paywall”.
“Mentre la ricerca ha dimostrato che le persone si stanno abituando sempre piĂ¹ a pagare per le notizie, il processo talvolta doloroso di iscriversi per un abbonamento puĂ² essere uno stop. Questo non è un bene per gli utenti o per gli editori di notizie che vedono gli abbonamenti come una fonte di reddito sempre piĂ¹ importante. Per risolvere questi problemi abbiamo parlato con gli editori di notizie su come supportare le loro attivitĂ di abbonamento”, ha concluso Gingras.
Oltre a rilasciare “first click free”, quindi, il colosso Google renderĂ piĂ¹ facile per gli utenti abbonarsi ai servizi. Ad esempio, le persone potranno iscriversi ai servizi di news con un solo clic attraverso i servizi di pagamento di BigG.