Google dedica uno speciale Doodle in onore di Kids Coding

Oggi, durante la Settimana dell’Educazione all’Informatica, si celebrano i 50 anni da quando i linguaggi di programmazione per bambini sono stati introdotti per la prima volta nel mondo con un progetto speciale.

Per l’occasione, il colosso Google ha reso disponibile lo speciale Doodle di oggi, sviluppato attraverso lo stretto lavoro di squadra tra il team di Google Doodle, il team di Google Blockly e i ricercatori del MIT Scratch.

Il colosso di Mountain View ha chiesto a una delle collaboratrici più appassionate del progetto al MIT, Champika Fernando, ulteriori dettagli sulla storia e l’importanza dei bambini che codificano i linguaggi:

“La mia prima esperienza con la codifica è stata in un programma gratuito di doposcuola negli anni ottanta, quando avevo nove anni. Abbiamo programmato una piccola tartaruga verde in movimento e tracciato linee su uno schermo nero. Quel linguaggio di programmazione si chiamava Logo.

Negli anni’ 60, molto prima dei personal computer, Seymour Papert e i ricercatori del MIT svilupparono Logo – il primo linguaggio di codifica per bambini. Con Logo, i bambini possono programmare i movimenti di una tartaruga, dando loro l’ opportunità di esplorare idee in matematica e scienza. Papert e i suoi colleghi immaginarono che i computer potessero alla fine essere usati da tutti i bambini come un potente strumento di apprendimento. Hanno visto la codifica come un modo in cui i bambini possono sviluppare fiducia e fluidità con un pezzo di tecnologia potente, moderna e onnipresente”.

Nel Doodle interattivo di oggi è possibile programmare ed aiutare un “amico peloso” attraverso 6 livelli in una ricerca per raccogliere il suo cibo preferito da inserire in blocchi di codifica basati sul linguaggio di programmazione Scratch per bambini. Come Logo, Scratch è stato sviluppato al MIT e si basa sulle prime idee di Seymour Papert: naturalmente, è stato progettato per essere meno ostile dei linguaggi di programmazione tipici, ma altrettanto potente ed espressivo.

“La programmazione dei bambini sui computer deve essere stata avveniristica e poco pratica negli anni’ 60, quando Logo è stato creato per la prima volta. Infatti, anche negli anni’ 80, quando ho scritto le mie prime righe di codice, i miei genitori della classe operaia chiedevano come la codifica avrebbe mai giovato alla loro figlia di nove anni.

Oggi, i computer sono utilizzati in quasi tutti gli aspetti della nostra vita. Li abbiamo nelle nostre case, al lavoro e in tasca. Le mie prime esperienze con i computer mi hanno permesso di avere la sicurezza di poter realizzare nuove tecnologie, non solo interagire con esse. Queste prime esperienze non solo hanno influenzato il mio percorso professionale, ma mi hanno fornito nuovi modi per esprimere le mie idee e influenzare il mondo che mi circonda.

Dopo aver lavorato per un po’ di tempo come ingegnere in Google, ora lavoro allo Scratch Team al MIT, dove ci concentriamo sullo sviluppo di nuovi modi per i bambini di esprimersi in modo creativo attraverso la codifica. Con Scratch, i bambini possono creare le loro storie interattive, giochi e animazioni, utilizzando blocchi di codifica proprio come quelli presenti in Doodle di oggi. Possono anche condividere i loro progetti in una comunità online con milioni di altri bambini in tutto il mondo. Crediamo che tutti i bambini dovrebbero avere l’ opportunità di sviluppare la loro fiducia nella tecnologia che ci circonda”.

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