Che Google sia tutto tranne che un’azienda convenzionale, già lo sapevamo. Ma adesso sul web rimbalza una voce davvero molto interessante, che riguarda il metodo utilizzato da Google per assumere dipendenti. A raccontare la storia è stato Max Rosett, il giovane e talentuoso ingegnere che, durante una ricerca su internet per la sua tesi di laurea, si è trovato davanti agli occhi uno strano annuncio.
Rosett aveva inserito su Google la frase: “Python lambda function list comprehension“, per un progetto informatico. Python però è un linguaggio informatico particolarmente apprezzato anche da Google ed ecco che, cliccando su uno dei risultati, Rosett si trova in una nuova pagina con su scritto: “Stai parlando la nostra lingua? Sei pronto a una sfida?”. La scelta era: “Voglio giocare”. “No grazie”. “Non mostrare più questo messaggio”.
Inutile dire che si, ha voluto giocare. Ecco che ha dovuto risolvere alcune sfide di programmazione in 48 ore, superando tutto per il meglio. Successivamente ha dovuto dare le sue informazioni personali così che, due giorni dopo ha ricevuto una telefonata proprio dal centro Google per chiedere il suo curriculm. L’ultima tappa (inizio di una grande avventura) è stata quella di Mountain View, dove è stato messo ulteriormente alla prova.
Da quando ha accettato la sfida, tempo novanta giorni ed è entrato a far parte del team di Google. Tutto questo si può tradurre in “programma d’assunzione Foobar”. Fino a poco tempo fa era reputata quasi una leggenda, ma adesso, abbiamo scoperto che esiste davvero. L’unico modo per accedere al programma? Essere scelto in base alle ricerche che effettuiamo su Google o dopo aver scritto un codice preciso, che potrebbe risultare appetibile a Google.