Google oggi è il più grande motore di ricerca presente sul web, così come Amazon deve il proprio successo nel campo della vendita al dettaglio, anche grazie ai dati forniti dai propri partner commerciali.
Non una moda quella degi assistenti vocali, se l’azienda newyorkese 360i ha creato un software in grado di individuare la qualità dello scambio verbale, se così si può definire, tra Google Home e Amazon Alexa e i suoi interlocutori umani.
Per verificare l’esatteza delle informazioni fornite da ciascuno degli assistenti vocali analizzati un compitino facile facile: 3.000 quesiti con domande generali, come a scuola negli invalsi, da queste è risultata la netta superiorità con una precisione di 6 volte superiore, di Google Home in confronto ad Amazon Alexa.
Le parti s’invertono invece se si parla di ricerche di tipo generico, in questo caso la superiorità è data dalla maggior precisione di Alexa nelle ricerche riguardo lo shopping.
Intanto anche marchi conosciuti come Burger King, la nota catena di fast food, sembrano gradire l’uso della voce dell’intelligenza artificiale, utilizzando la tecnologia ha vinto un premio a Cannes.
Non mancano comunque alternative meno conosciute come Essential Home di Andy Rubin.
Un quasi alla pari tra Google Home e Amazon Alexa?