Dopo anni di lotte e controversie, la Commissione Europea ha deciso di avviare un provvedimento nei confronti di Google a causa del suo atteggiamento reputato anti-competitivo. Il tutto nasce dal potere del colosso di Mountain View sull’ecosistema Android e dall’accusa di ostacolare i competitor dallo sviluppo dei fork di Android e applicazioni concorrenti alle Gapp.
La Commissione, secondo un’analisi preliminare, è giunta alla conclusione che Android favorisce iniquamente Google, siccome la compagnia pre-installa il proprio motore di ricerca ed il browser web Chrome di default sugli smartphone ed i tablet.
Questo è decisamente inopportuno dal momento che Google rende una condizione necessaria installare tutte le proprie applicazioni per ottenere la licenza necessaria per le Gapps anche più basilari, come il Play Store. Inoltre, sembra che il colosso di Mountain View abbia offerto degli incentivi finanziari agli OEM ed agli operatori telefonici per pre-installare i propri servizi all’interno dei terminali.
Secondo la stessa indagine, inoltre, sembra che le azioni commesse da Google ostacolino gli OEM nella produzione di terminali con i fork di Android. Sembra, per di più, che queste stesse aziende dovessero firmare un accordo di non-frammentazione nel caso in cui volessero montare una versione modificata di Android sui propri terminali.
Insomma, siamo alle prime battute di quella che sembra una vera e propria battaglia legale tra Google e la Commissione Europea, che già da ora sembra toccare provvedimenti non da poco. Nel caso in cui il colosso di Mountain View non volesse tornare sui propri passi, si parla già di provvedimenti in termini di multe pari al 10 % dell’intero fatturato prodotto da Big G durante lo scorso anno.