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Google ingaggia Christopher Poole, il Zuckerberg della metropolitana

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Google ingaggia Christopher Poole, il Zuckerberg della metropolitana

La rivista Rolling Stone lo definì come il <<Mark Zuckerberg della metropolitana>>, eppure il futuro di Christopher Poole sarà al fianco di Google. Fondatore nel 2003 di 4chan all’età di 15 anni – una delle community più attive in rete inerenti ai manga, ceduta lo scorso settembre all’imprenditore giapponese Hiroyuki Nishimura – e spesso conosciuto sotto il nickname di Moot, Poole sarà chiamato a dar manforte in <<quel>> di Mountain View, sebbene non sia ancora chiaro quale sarà il suo compito. Qualcuno paventa che dietro alla mossa di Google – non ancora ufficializzata, ma ampiamente desumibile in ragione del post di Moot sul profilo Tumblr – si celi la volontà di spinger verso Google Plus, il social oscurato dal successo di Facebook. E quale miglior modo se non acquistare uno specialista del settore?

Le parole scritte da Christopher Poole sembrano esser eloquenti: contribuire alla costruzione di comunità online. Quanto basta per comprendere come l’azienda statunitense non abbia accantonato il proprio progetto, ed a tale stregua il saluto su Twitter di Bradley Horowitz, fondatore e responsabile del progetto Google+, al nuovo e prezioso collaboratore è quantomeno sospetto. Christopher Poole ha il merito di aver fondato 4chan, una community che dovrebbe portare oggi in dote un quantitativo di visite – circa 22 milioni di visitatori unici, secondo stime ufficiali – non certamente esiguo.

Il The Guardian ha definito il progetto 4chan come <<pazzo, giovanile, ma anche allarmante>>. Già, perché negli ultimi anni sono stati diversi gli scandali cui la piattaforma di Christopher Poole ha dovuto far fronte: da luogo incaricato di ospitare anime e manga, la community è diventata presto un luogo nel quale si sono consumati tutta una serie di scandali ai danni di alcuni personaggi famosi femminili, le cui foto spinte sono state trafugate dagli account iCloud e pubblicate su 4chan da hacker.

Christopher Poole si dice <<impressionato dall’impegno di Google>> ma soltanto il tempo specificherà meglio quale sarà la mansione all’interno dei progetti di Big G e se la sua assunzione porterà i benefici sperati. Prima tra tutti Google+, il campo sul quale Moot dovrebbe focalizzare la propria attenzione.

via

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