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Google Maps Go disponibile in Italia: download dal Play Store

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Google Maps Go disponibile in Italia: download dal Play Store
Google Maps Go

Android Go è finalmente entrato nel vivo grazie al Mobile World Congress 2018 di Barcellona e Google sta sveltendo i tempi tecnici necessari alla messa a punto e rilascio delle applicazioni espressamente conformi e congegnali alle linee guida del programma, pensato appositamente per girare senza troppi fronzoli od incertezze sugli smartphone economici e poco potenti. L’ultimo servizio in ordine cronologico, Google Maps Go, è adesso finalmente disponibile al download, in ossequio alla sua presenza all’interno del canale Play Store di Android.

Si tratta, come messo in evidenza lo scorso dicembre, della stessa rinomata applicazione Google da tempo presente su smartphone e tablet corroborati dal “robottino verde”, studiata tuttavia in una veste assai più leggera e “sbarazzina” per tutti i dispositivi Android Go e, più in generale, quelli meno prestanti. E’ progettata insomma per funzionare senza problemi su smartphone con memoria limitata, sfruttando tra le altre cose la possibilità di lavorare su reti inaffidabili senza compromettere la velocità.

Google Maps Go può fregiarsi al suo attivo di tutte le funzioni chiave della controparte più pesante e perfezionata: l’unica mancanza è il navigatore integrato. Gli utenti potranno comunque far fronte ad informazioni sulla posizione, aggiornamenti in tempo reale del traffico, direzioni e altro ancora. La grafica e le funzioni restano pressoché le medesime, riadattate ad ogni modo per funzionare sui prodotto meno prestanti. E’ disponibile, tra le altre cose, in oltre 70 lingue e dispone di mappe accurate e approfondite in 200 paesi e territori.

Google Maps Go può essere installata dal Play Store a questo indirizzo su tutti gli smartphone Android in commercio e, a differenza della versione APK divulgata in anteprima, ha al suo attivo requisiti cardine assai più generalizzati: si parte infatti dall’ormai datato Android 4.1 e versioni successive. Esiste anche la possibilità di diventare beta tester, così da suggerire a Google le migliorie future e testare nuove funzioni in anteprima.

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