Google finisce ancora nel vortice delle polemiche, con nuove accuse relativa a quella che ormai è la ricorrente critica al colosso dell’internet: la posizione di evidente vantaggio sul mercato con il suo sistema operativo Android.
Le nuove accuse, riporta Reuters, coinvolgono questa volta l’india, e sono state mosse dalla Competition Commission (CCI). Nelle accuse si sottolinea che le restrizioni imposte da Google verso gli altri produttori siano riconducibili a pratiche di competizione definite sleali ai sensi della legge indiana sulla concorrenza.
Le pratiche di mercato messe all’opera da Google sul territorio indiano impediscono ai produttori di optare per versioni alternative del proprio sistema operativo Android, in quanto Google stessa impedisce la possibilità di pre-installare alcuni servizi Google. Si tratterebbe di una mossa aut0-concorrenziale atta a rafforzare la propria posizione di vantaggio sul mercato.
Le indagini condotte dalle autorità indiane si concluderanno tra 150 giorni.
Ecco quanto dichiarato dal CCI:
La condotta contestata di Google potrebbe contribuire a perpetuare il suo dominio sui mercati di ricerca online, provocando nel contempo la negazione dell’accesso al mercato per le app di ricerca concorrenti.
Per coloro che stanno seguendo le vicende legali di Google sapranno sicuramente che accuse di questo genere sono state mosse anche in Europa, costata una sanzione di 4,3 miliardi di euro al gigante dell’internet.