Accedendo quest’oggi al motore di ricerca di Google gli italiani dovrebbero essere molto fieri nel trovare uno speciale doodle dedicato alla nostra Alda Merini, poetessa e scrittrice italiana, vincitrice due volte del Premio Nobel per la Letteratura, nata proprio il 21 marzo 1931 e che oggi avrebbe compiuto 85 anni.
Alda Merini
Alda Giuseppina Angela Merini nacque il 21 marzo 1931 a Milano in viale Papiniano 57 da famiglia di condizioni economiche modeste e conosciuta come “la poetessa dei Navigli“. Della sua infanzia si conosce quel poco che lei stessa scrisse in brevi note autobiografiche, era una ragazza sensibile e dal carattere malinconico, piuttosto isolata e poco compresa dai suoi genitori ma molto brava ai corsi elementari, al termine dei quali frequenta tre anni di avviamento al lavoro presso l’Istituto “Laura Solera Mantegazza”. Esordisce come autrice giovanissima, a soli quindici anni, sotto la guida di Giacinto Spagnoletti che scoprì il suo talento artistico. Nel 1947, la Merini incontra “le prime ombre della sua mente” e viene internata per un mese nella clinica Villa Turro a Milano.
La prima pubblicazione arriva nel 1950, nell’Antologia della poesia italiana contemporanea 1909-1949, con le liriche Il gobbo, datata 22 dicembre 1948, e Luce, del 22 dicembre 1949, dedicata a Giacinto Spagnoletti. Nel 1951, su suggerimento di Eugenio Montale e di Maria Luisa Spaziani, l’editore Giovanni Scheiwiller stampa due poesie inedite dell’autrice in Poetesse del Novecento.
Il 9 agosto 1953 sposa Ettore Carniti, proprietario di alcune panetterie di Milano. Nello stesso anno esce, presso l’editore Schwarz, il primo volume di versi intitolato La presenza di Orfeo. Nel 1955 esce la seconda raccolta di versi intitolata Paura di Dio con le poesie che vanno dal 1947 al 1953 alla quale fa seguito Nozze romane e nello stesso anno, edita da Bompiani, viene pubblicata l’opera in prosa La pazza della porta accanto.
Nasce in quello stesso anno la prima figlia, Emanuela, e al medico curante della bambina, Pietro De Pascale, Alda Merini dedica la raccolta di versi Tu sei Pietro che viene pubblicata nel 1962 dall’editore Scheiwiller. Dopo Tu sei Pietro inizia un difficile periodo di silenzio e di isolamento, dovuto all’internamento al “Paolo Pini”, che dura fino al 1972, con alcuni ritorni in famiglia durante i quali nascono altre tre figlie.
Si alterneranno in seguito periodi di salute e malattia, probabilmente dovuti al disturbo bipolare, della quale hanno patito anche altri grandi poeti ed artisti quali Charles Baudelaire, Ernest Hemingway, Francis Scott Fitzgerald, George Gordon Byron, August Strindberg e Virginia Woolf, che non le impediscono comunque di comporre scritti brillanti e capaci di mostrare il proprio animo tormentato e ferito come testimonia uno dei suoi versi più famosi, tratto da una autobiografia consegnata nel 2004 ad un giornalista:
“Sono nata il ventuno a primavera ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle, potesse scatenar tempesta”.
Nel 2007 con Alda e Io – Favole, scritto a quattro mani con il favolista Sabatino Scia, vince il premio Elsa Morante Ragazzi. Il 17 ottobre 2007 la poetessa ha ottenuto la laurea honoris causa in “Teorie della comunicazione e dei linguaggi” presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Messina tenendo una lectio magistralis sui meandri tortuosi del suo vissuto.
Muore il 1º novembre 2009 a causa di un tumore osseo, non prima di aver ricevuto due Premi Nobel per la Letteratura ed innumerevoli onorificenze.
Il Doodle di Google
Il Doodle con cui Google ricorda la nascita di Alda Merini è stato realizzato dall’artista Alyssa Winans che, con tratto dolce e preciso, riesce a cogliere la profondità e la grazie della Merini, oltre all’architettura inconfondibile dei Navigli della sua città natale di Milano