Accedendo questa mattina alla pagina principale del motore di ricerca di Google, verrete accolti da un particolare Doodle, realizzato appositamente per ricordare la scoperta, 41 anni fa, di Lucy, l’australopiteco che ha permesso agli scienziati di conoscere ed approfondire ulteriormente l’evoluzione della specie umana.
Il 24 Novembre 1974 infatti, un team di scienziati guidati da Yves Coppens, Maurice Taieb e Donald Johanson trovarono i frammenti dello scheletro più completo di un Australopithecus afarensis mai trovato. Gli scienziati diedero il codice “AL 288-1” all’ominide ritrovato, nome poi ribattezzato in Lucy in omaggio della canzone “Lucy in the Sky with Diamonds” dei Beatles, suonata durante la festa organizzata per questo importante ritrovamento.
Chi era Lucy
Lucy era alto circa 1.07 metri, pesava tra i 29 ed i 45 Kg ed era piuttosto piccola per la sua specie. Aveva denti simili ai nostri ma un cranio ancora di tipo scimmiesco. Secondo quanto ricostruito, morì vicino ad una palude, probabilmente per sfinimento o mancanza di cibo e fortunatamente non fu trovato da nessun predatore, permettendone così la fossilizzazione in buono stato, per tornare alla luce dopo milioni di anni e consentire all’uomo moderno di riscrivere la storia dell’evoluzione umana.
Gli studi condotti portarono a presupporre che, pur essendo perfettamente adatta a camminare come un bipede, condusse una vita arboricola, salendo sugli alberi per sfuggire agli attacchi di possibili predatori e per trascorrere la notte. Grazie alla sua dentatura, riusciva a mangiare cibi abbastanza duri come semi di cereali e simili.
Il Doodle di Google
Il Doodle realizzato da Kevin Laughlin per Google celebra il 41esimo anno dalla scoperta di Lucy, ponendola nel particolare logo di Google che rappresenta l’evoluzione umana, subito dopo una scimmia e prima dell’uomo moderno. Laughlin ha deciso che l’unica parte colorata di questo particolare Doodle dovesse essere proprio Lucy, così da renderle ulteriormente omaggio.