Nel silenzio più totale Google sta ponendo le basi per rivoluzionare il mondo degli smartphone. È infatti notizia recente l’acquisizione della Redux, piccola azienda inglese che stava lavorando ad una tecnologia capace di integrare l’altoparlante stesso nel display. Il tutto è avvenuto senza alcuna conferenza stampa, comunicato ufficiale o evento celebrativo. Che sia stata una mossa per depistare la concorrenza?
L’acquisizione della Redux
L’offerta di Google risale allo scorso mese di agosto, ma l’affare si è concluso solo a metà dicembre. La Redux fa ora parte di Alphabet, la holding che racchiude tutte le attività del colosso americano. Non si hanno i dettagli dell’offerta e nemmeno il tipo di accordo raggiunto. Sappiamo solo che attualmente il sito della Redux risulta non raggiungibile e che non c’è stata alcuna smentita dalle parti in causa. E questo, il più delle volte, equivale ad una conferma.
Uno schermo capace di essere anche altoparlante?
La Redux è una piccola azienda britannica attiva dal 2013. In soli 4 anni ha depositato circa 178 brevetti e tra questi uno sembra essere davvero interessante. Stiamo parlando della possibilità integrare nell’ampio schermo di uno smartphone un altoparlante. In questo modo si risparmierebbe tantissimo spazio. Non solo esternamente, ma anche internamente con l’eliminazione di vari componenti. Così facendo sarà possibile realizzare cellulari ancora più sottili e con batterie più capienti (anche se in futuro le cose potrebbero cambiare).
Ovviamente sono tutti rumors e i portavoce di Google non hanno rilasciato alcuna dichiarazione in merito. Tuttavia Big G ci ha già abituato alle sorprese, per cui attendiamo fiduciosi.