Google Stadia: iniziano i test sugli smartphone non Pixel

Il 2020 sarà l’anno in cui Google dovrà dimostrare le reali capacità di Stadia, la sua piattaforma di cloud gaming, reduce da un lancio avvenuto lo scorso novembre non proprio esaltante.

Molte le lacune del servizio,a cui il colosso di Mountain View sta cercando di mettere una pezza nel corso delle ultime settimane, e tra le assenze più oggetto di critiche vi è sicuramente il mancato supporto a tutti gli smartphone sul mercato.

Attualmente infatti Stadia è disponibile solo sugli smartphone della famiglia Pixel, ma stando a diverse segnalazioni emerse dal web, pare che stiano iniziando finalmente anche i testing su device esterni a quelli proprietari di Google.

Diversi possessori dell’abbonamento a Stadia segnalano la compatibilità su una serie di smartphone del tutto casuali, quali OnePlus 6T, Samsung Galaxy S10e e Galaxy Note 9. Test del tutto casuali per ora, destinati ad una cerchia di persone, selezionate secondo un pattern al momento piuttosto vago.

Nelle scorse settimane intanto Stadia è stata resa ufficialmente compatibile anche con le chiavette Chromcast Ultra attualmente disponibili già sul mercato, cosa che potrebbe dunque iniziare a spalancare le porte all’arrivo della tanto richiesta versione free del servizio.

Attualmente Stadia richiede l’abbonamento Pro per l’accesso alla piattaforma, il quale garantisce anche titoli gratis a cadenza mensile e il massimo della qualità nello streaming dei giochi, fino a 4K. Una versione accessibile gratuitamente è prevista per un generico 2020.

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