Parlare del flop di Google Stadia a neanche 24 ore dal debutto ufficiale del servizio in quasi tutto il mondo sarebbe alquanto folle, tuttavia che il colosso di Mountain View abbia mostrato in più di qualche occasione il fianco alle critiche per una comunicazione poco chiara, culminata nel lancio di un servizio ancora lontano dalle promesse della prima visionaria presentazione della piattaforma di cloud gaming, è sicuramente un dato di fatto inopinabile.
Dopotutto parliamo di un nuovo attore all’interno di un settore che vede tre avversari molto agguerriti, di cui uno al lavoro proprio su un servizio analogo.
A gettare benzina sul fuoco ci pensa il giornalista Jason Schreier, editor di punta di Kotaku, nonché una delle penne più stimate dall’interno settore, che con un semplice post su twitter ha parlato di un lancio molto deludente per la nuova piattaforma di Google, citando una fonte anonima che parla di preordini ben al di sotto le aspettative dell’azienda.
Google Stadia è uscito oggi ma sembra già un flop di portata monumentale. Ho sentito dire da una persona coinvolta nel progetto che i preordini erano ben al di sotto delle aspettative di Google.
Schreier non ha poi perso tempo, affermando nel medesimo post che forse il colosso dovrebbe iniziare già a prendere in considerazione l’idea di modificare il proprio modello di business allineandolo a quello di Xbox Games Pass e Playstation Now.
Ricordiamo infatti che al momento Google Stadia richiede necessariamente l’abbonamento Stadia Pro per accedere alla piattaforma, a cui si aggiunge il malus di dover acquistare i titoli in catalogo, i cui prezzi si allineano a quelli del mercato console.
Google Stadia is out today, and it already looks like a monumental flop. (I heard from one person involved that preorders were below expectations.) Question is, will they eventually stop trying to sell games and switch to an all-you-can-eat subscription model? Or just let it die?
— Jason Schreier (@jasonschreier) November 19, 2019