La guerra legale tra Epic Games e Apple relativa a Fortnite continua a svelare dei retroscena significativi. Con i documenti sulla vicenda di ormai pubblico dominio, nelle scorse ore è emerso che Google voleva sfruttare proprio la causa legale per intentare un potenziale acquisto di una parte di Epic Games.
Un colpo di scena inaspettato, ma di cui a quanto pare neanche Epic era al corrente, o almeno questo è quanto rivelato dall’amministratore delegato dall’azienda, Tim Sweeney.
Questo era a nostra insaputa all’epoca e, a causa dell’ordinanza protettiva del tribunale, stiamo scoprendo solo ora che Google ha preso in considerazione l’acquisto di Epic per interrompere i nostri sforzi per competere con Google Play.
This was unbeknownst to us at the time, and because of the court’s protective order we’re just finding out now about Google’s consideration of buying Epic to shut down our efforts to compete with Google Play.https://t.co/HSS1edUrQm
— Tim Sweeney (@TimSweeneyEpic) August 6, 2021
Nel documento reso noto sulle pagine di The Verge apprendiamo inoltre altri dettagli sul coinvolgimento della casa di Mountain View: Google nel 2018 ha cercato di convincere Epic a pubblicare Fortnite sul Play Store, così da eliminare il processo di sideloading che all’epoca rappresentava l’unico modo per avviare l’app su smartphone Android. Uno dei manager di Google Play inoltre aveva sottolineato che l’assenza del gioco sul Play Store ne avrebbe limitata la diffusione, tuttavia per Epic si trattava di una mossa voluta da Google per incrementare i profitti ed è stato dunque questo il motivo che nel 2020, a 4 mesi di distanza dalla pubblicazione, Epic decise di introdurre i pagamenti in-app violando chiaramente la normative del Play Store.