Così apre l’edizione 2014 del Governance Forum Italia, a Montecitorio, la presidente della Camera Laura Boldrini:
“Internet non è uno dei tanti mezzi ma rappresenta qualcosa di unico. Proprio per questo credo sia utile che il Parlamento se ne occupi: è uno strumento di partecipazione” ma “si pone il problema di regolamentarlo perché è evidente che la mancanza di principi e di riferimento non equivale alla libertà”.
La presidente ribadisce, dunque, temi imprescindibili sulla regolamentazione di uno strumento sempre più irrinunciabile nella vita di ciascuno, capace di produrre parallelamente a straordinarie opportunità di crescita individuale e professionale anche rischi di molestie ed attentati alla “libertà, uguaglianza, dignità e diversità delle persone“; valori, questi, che la “Dichiarazione dei Diritti in Internet” (un documento ufficiale per la stesura del quale sarebbe stata radunata una speciale commissione di 13 esperti e 10 deputati) si propone di garantire attraverso il “rispetto di alcuni principi su dei punti fondamentali: il diritto di accesso alla rete, la sua neutralità, la tutela dei dati personali, dell’identità, dell’inviolabilità dei dati stessi, il diritto all’anonimato come all’oblio, le garanzie sulle piattaforme ma anche l’educazione ad Internet e la sicurezza“.
La parlamentare, infine, sottolinea la volontà di far arrivare la proposta all’Unione Europea e alle Nazioni Unite, costituendo ormai Internet un’entità sovranazionale a tutti gli effetti.