HalloApp: un nuovo social ad-free

Due dei primi dipendenti di WhatsApp sono hanno creato un nuovo social network privato chiamato HalloApp.

A partire da questo lunedì, gli utenti potranno scaricare e iscriversi ad HalloApp in App Store di Apple e Google Play per i dispositivi Android. Ci sono molti somiglianze tra HalloApp e WhatsApp: l’applicazione è progettata per chat di gruppo o individuali con amici e familiari, l’unico modo per trovare le persone è conoscere il loro numero di telefono, i messaggi sono criptati e non ci sono annunci.

Mentre altre startup nel corso degli anni hanno provato (purtroppo fallendo) a costruire social network di successo per amici intimi (come per esempio Path), il curriculum di HalloApp  prevede qualcosa senza precedenti e parte da una base sicuramente più solida. La particolarità di HalloApp risiede nei suoi due cofondatori.

Parliamo di Neeraj Arora e Michael Donohue, le due menti dietro la programmazione. Entrambi hanno lavorato per WhatsApp prima e dopo che Facebook l’ha comprato per 22 miliardi di dollari. Arora è stato Chief Business Officer di Whatsapp fino al 2018 e, tra le tante cose, è stato anche una figura chiave nella negoziazione dell’accordo di Facebook.  Donohue è stato invece  direttore tecnico di Whatsapp per quasi nove anni prima di lasciare Facebook nel 2019.

Sia Arora che Donohue hanno rifiutato qualsiasi intervista per quanto concerne HalloApp, citando il desiderio di voler evitare l’attenzione della stampa per il primo periodo di vita del progetto. Ma di recente hanno effettuato un’intervista sul podcast “Follow Your Different” di Christopher Lochhead, in cui Arora ha detto: “Penso che il modo migliore per crescere sia creare un prodotto incredibile che la gente ama raccontare ai propri amici e familiari.”

HalloApp
La possibile interfaccia dell’app.

Halloapp è suddiviso in quattro schede principali, parliamo della home feed di messaggi dei propri amici, una schermata di chat di gruppo, chat individuali ed infine le Impostazioni. L’aspetto estetico generale punta molto sul minimale. Non ci sono algoritmi di ordinamento post o chat di gruppo.

Arora ha esposto la filosofia alla base di HalloApp in un post sul blog della società questo stesso lunedì, in cui parla del progetto come l’antidoto ai tradizionali social media, o addirittura paragonandolo alla “sigaretta del 21 º secolo.

Immagina che i tuoi amici online fossero i tuoi veri amici,” ha scritto. “Immagina che il tuo feed non fosse pieno di persone e post di cui non ti importava. Immaginate di scorrere attraverso momenti significativi e vedere ciò che volete vedere, non ciò che l’algoritmo voleva che vedeste. Immagina di non essere trattato come un prodotto.”

Anche se il post sul blog non cita direttamente Faceboo,  non è un segreto che i due cofondatori di Whatsapp, Jan Koum e Brian Acton, hanno lasciato Facebook per via di disaccordi sui piani per monetizzare Whatsapp con gli annunci. Acton, che ora finanzia l’app di messaggistica criptata Signal, ha notoriamente twittato “#deletefacebook” durante il culmine dello scandalo Cambridge Analytica. Whatsapp al momento non presenta annunci, ma Facebook ha recentemente spinto le aziende a vendere i propri prodotti.

HalloApp prevede di far sottoscrivere un abbonamento ad alcuni utente per certe funzionalità, imitando WhatsApp prima di essere acquisito da Facebook.

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