L’annuncio ufficiale di HTC Bolt è ormai pressoché imminente. Lo rivela il sempre informato LlabTooFer, che a mezzo Twitter snocciola con precisione quelle che sono le strategie del produttore taiwanese. Il nuovo smartphone farà il suo ingresso sul mercato – od almeno inizialmente in quello statunitense – entro lo spirare del mese in corso e rappresenterà giocoforza il primo dispositivo griffato HTC ad esser animato di default dal nuovo corso Android Nougat 7.0. Una caratteristica quest’ultima distintiva oltre che circoscritta – almeno per il momento – a pochi eletti, che porterà pertanto HTC Bold a <<guerreggiare>> contro i nuovi Google Pixel e LG V20, per inciso gli attuali portabandiera con a bordo Android Nougat 7.0.
Lo smartphone – conosciuto anche sotto l’appellativo tecnico <<HTC Acadia>> – sarà plasmato secondo i dettami dell’apprezzata interfaccia proprietaria HTC Sense 8, già disseminata sul validissimo HTC 10 seppur con versione di sistema Android Marshmallow 6.0.1. Le peculiarità salienti sono ancora sconosciute, fatta eccezione dell’aspetto meramente estetico e delle strategie commerciali abbozzate dal produttore taiwanese. Evidente è in tal senso l’affinità di HTC Bolt con l’attuale flagship Android della compagnia con base operativa a Taiwan, sia per linee guida che per materiali e costruzione certosina. Dai render divulgati in queste ultime settimane da LlabTooFer possiamo ad ogni modo snocciolare due peculiarità: la presenza del lettore di impronte digitali – incastonato nel tasto home frontale – ed il cassettino dell’espansione di memoria tramite micro-SD.
L’immagine leaked mette altresì in evidenza una data (martedì 18 ottobre ore 19:00) e località (New York): che sia questo il giorno di presentazione di HTC Bold? Le informazioni del noto ed affidabile leakster sembrano d’altronde combaciare, e vista la prossimità non ci resta che attendere nuovi aggiornamenti in merito. Il nuovo smartphone HTC non sarà comunque mera esclusiva del territorio statunitense, allorché diffuso in altri mercati chiave: trattasi dell’Europa (e dunque anche Italia), Asia ed Africa.