HTC ha deciso di lanciare finalmente un guanto di sfida a Oculus Quest con il suo nuovo visore per la realtà virtuale stand-alone, ovvero Vive Flow.
Il nuovo Vive Flow ha un aspetto radicalmente diverso dalla maggior parte dei dispositivi HTC Vive. È un hardware autonomo modellato su un paio di occhiali da sole e, a prima vista, potrebbe passare per un visore di realtà aumentata, non solo per la realtà virtuale.
Il Vive Flow, che era già trapelato pesantemente prima della rivelazione di HTC, è un compromesso tra capacità e accessibilità. Il dispositivo ha un display da 1,6K per occhio (HTC non ha fornito la risoluzione esatta) con un campo visivo di 100 gradi con una frequenza di aggiornamento di 75Hz. Ha all’incirca la stessa frequenza di aggiornamento ma un campo visivo più basso rispetto all’originale Quest. È anche leggermente paragonabile alla frequenza di aggiornamento di Oculus Quest prima di uno degli ultimi aggiornamenti, ma ha un campo visivo più ristretto di 110 gradi.
Due fotocamere frontali gestiscono il tracciamento del movimento dall’interno verso l’esterno e HTC prevede di supportare anche il tracciamento delle mani. Sul fronte dell’hardware a bordo troviamo il chipset Qualcomm XR1 di ultima generazione (al contrario dell’XR2) di Quest 2 e ha un rispettabile spazio di archiviazione di 64 GB ma, a differenza del Vivo Focus 3, manca uno slot per una scheda di espansione della memoria.
Pur essendo un dispositivo autonomo è comunque necessaria la presenza dell’ alimentazione. i consumi sono bassi, ma è possibile usare uno smartphone o un power bank in mobilità. Vive Flow ha una piccola batteria tampone a bordo che permette l’hot swapping, ma ha una durata di circa 5 minuti.
HTC Vive Flow sarà disponibile in Europa dal 2 novembre, con un prezzo di lancio fissato a 569€. daI preordini sono aperti già ora e coloro che effettueranno un preordine entro fine ottobre riceveranno due mesi di abbonamento a Viveport Infinity, 7 contenuti premium scelti dalla società e la custodia ufficiale.